Atalanta – Roma 4-1, le pagelle. Denis straordinario, Luis Enrique bocciato

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Luis Enrique © Marco Luzzani/Getty Images

Da una parte la gioia dell’Atalanta, dall’altra il dramma sportivo della Roma. Non ci sono mezze misure in questa partita che per tutti i 90 minuti vede una squadra padrona del match ed un’altra smarrita e in balia dell’avversario. I bergamaschi hanno annichilito i giallorossi sotto ogni profilo. La tattica di Colantuono è logica e perfetta: organizzazione difensiva e contropiede letale. A Luis Enrique neanche le briciole. Il suo undici si può definire a stento squadra, non ci sono idee, non c’è brillantezza fisica e non c’è traccia di grinta e orgoglio. Il resto lo ha fatto l’esclusione di De Rossi che si è accomodato in tribuna per provvedimento disciplinare (causa un ritardo nella riunione tecnica pre-partita) e la grandissima voglia di vincere dell’Atalanta con Denis e Marilungo veri fenomeni. Ora gli orobici sono distanti dalla zona calda della retrocessione e possono aspirare a posizioni da stagione indimenticabile. Per la Roma c’è solo il caos: obiettivo Champions praticamente sfumato, bufera nello spogliatoio e contestazione dei tifosi.

PAGELLE ATALANTA

Colantuono 7,5 Mette in campo una squadra perfetta. Tatticamente surclassa il collega spagnolo e prepara il match in modo sopraffino conferendo ai suoi una dimensione psicologica da big. L’Atalanta di Colantuono è una vera mina vagante della Serie A.

Denis 8 Tripletta da sogno per lui. Ogni palla che tocca è oro colato e si trasforma in gol. Se non bastasse partecipa attivamente al gioco della squadra con grande qualità nei movimenti e nei gesti tecnici.

Marilungo 7,5 Gol e assist per il giovane attaccante uniti ad una corsa costante e sfrenata. E’ indemoniato atleticamente, ma rimane sempre lucido nei repentini contropiedi atalantini.

Maxi Moralez 7 Regala un sublime assist a Denis ed è sempre scattante e preciso. La sua velocità è basilare nel gioco di contropiede soprattutto se El Nano mette in luce una intelligente visione di gioco e il sacrificio per la squadra.

Manfredini 7 Lì dietro non sbagliano nulla eppure i clienti sono molto scomodi. Essendo il leader della retroguardia detta i tempi di movimento della linea difensiva e le marcature in modo impeccabile.

Cigarini 6,5 E’ il regista della squadra, ma ha polmoni da mediano puro. Rischia con la reazione su Osvaldo, ma la prestazione rimane di alto livello

Brighi 6,5 Mette la voglia di rivincita dell’ex senza cattiveria inutile e dimostra ancora una volta il suo valore assoluto di giocatore importantissimo in fase difensiva, ma capace di orchestrare le ripartenze.

Stendardo 6,5 Si conferma centrale di grande affidabilità soprattutto nel gioco aereo e sul gioco d’anticipo.

Bellini 6,5 Entra dopo 10 minuti del primo tempo e dà il solito apporto di grande concretezza ed esperienza.

Peluso 6,5 Come tutta la linea di difesa non concede nulla agli avversari temporeggiando in pressione senza commettere fallo e seguendo all’unisono i movimenti dei compagni di reparto.

Schelotto 6 Entra quando la partita è già sul binario dei tre punti, ma non smette di correre per la squadra.

Carrozza 5,5 E’ fra i meno brillanti dei suoi. Non spinge con grande qualità sulla fascia, ma comunque difende sempre in modo molto ordinato.

Consigli 5 E’ l’unica nota stonata dello strepitoso pomeriggio atalantino. Commette una papera clamorosa sul gol di Borini ridestando una Roma pressochè defunta.

PAGELLE ROMA

Luis Enrique © Marco Luzzani/Getty Images

Luis Enrique 3 La partita è fondamentale per l’intera stagione e lui decide di escludere De Rossi per un leggero ritardo nella riunione pre-partita. In ciò la società lo appoggia, ma come lo stesso Baldini ha riferito, nel pullman che portava la squadra allo Stadio l’asturiano è sembrato un uomo molto amareggiato e confuso. Questo atteggiamento non può aiutare una squadra nelle ore che precedono una gara importante soprattutto se composta da molti giovani in cerca di fiducia e modelli forti di riferimento. In campo la situazione non migliora. La tattica suicida dei terzini che fanno le ali si è ormai dimostrata perdente e la Roma prende gol in fotocopia per questo motivo. La squadra non gioca e non lotta, non ha identità e si fa prendere dal nervosismo isterico. Dov’è l’allenatore?

Borini 6 Ha il merito di siglare il gol della speranza romanista e continua a lottare come un leone anche a risultato compromesso.

Taddei 6 Spinge pochissimo sulla destra, ma le poche volte crea pericoli. Sulla sua fascia l’Atalanta non è mai pericolosa e questo vuol dire tantissimo considerando il colabrodo della difesa.

Lamela 5,5 E’ uno dei pochi a dimostrare un pò di grinta e prova più di una volta a dare la scossa ai suoi con giocate personali, ma non è giornata per la Roma.

Marquinho 5,5 L’ultimo arrivato gioca una discreta partita. Perlomeno ha voglia di fare e di correre e dimostra una buona personalità andando più volte al tiro con risultati però abbastanza deludenti.

Josè Angel 5 Entra nella ripresa ma non aggiunge nulla alla Roma, anzi manifesta ancora una volta una svagatezza difensiva inaccettabile.

Stekelenburg 5 Non ha colpe evidenti, ma la sensazione è che un portiere del suo calibro avrebbe potuto sventare qualche minaccia in più.

Gago 5 La lentezza si unisce alla superficialità dei passaggi e alla pochezza in regia. De Rossi è di un altro pianeta in quel ruolo, ma oggi guarda l’argentino seduto in tribuna.

Heinze 5 E’ sempre preso in velocità perchè la Roma è messa male. Nel gol del 3 a 1 ci mette anche del suo ciccando l’intervento in anticipo su Marilungo.

Juan 4,5 Come il collega argentino subisce la scriteriata tattica romanista, ma commette anche vistosi errori individuali. Sembra mancare di cattiveria agonistica.

Pjanic 4,5 Sembra invisibile. Dovrebbe essere lui l’uomo di qualità a centrocampo, ma è troppo timido. Sbaglia passaggi e lanci banali, non ha idee e manca la voglia di lottare. Acerbo.

Cassetti 4 Entra a freddo dopo mesi di tribuna, panchina o televisione. Il risultato è scadente. Prima regala a Cigarini la palla per l’assist a Denis per il quarto gol e poi si fa espellere in modo imperdonabile offendendo il guardalinee.

Osvaldo 4 Con la Roma in crisi nera, ma ancora aggrappata alla partita decide di fischiare la fine rifilando un colpo a palla lontana a Cigarini con conseguente rosso diretto. Se De Rossi è stato escluso dal match per un lieve ritardo alla riunione tecnica allora Osvaldo ha concluso qui la sua stagione.

Rosi 4 I gravi limiti tecnico-tattici del giocatore oltre che noti sono irrilevanti di fronte alla totale mancanza di sacrificio, concentrazione e umiltà. Da serie B.

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