Boateng testimonial Onu contro il razzismo

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Kevin Prince Boateng contro il razzismo | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

Kevin Prince Boateng è stato ufficialmente invitato dall’Onu a partecipare alla giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali.  L’importante evento si terrà il giorno 21 marzo al Palazzo delle Nazioni Unite in quel di Ginevra. Il Milan e Boateng sono ormai diventati degli esempi, dei modelli da imitare per come si sono comportati durante l’amichevole a Busto Arsizio contro la Pro Patria. La partita era iniziata da una decina di minuti quando, dopo continui e incessanti “buu” razzisti provenienti dagli spalti ai danni dei giocatori di colore del Milan, Boateng ha preso una decisione forte seguito da tutti i suoi compagni: abbandonare il terreno di gioco. Il ghanese, stanco degli insulti di una piccola parte del tifo, se così si può considerare, ha prima calciato il pallone sugli spalti, poi si è tolto la maglia e si è diretto negli spogliatoi assieme agli altri giocatori.Era dal primo minuto circa che gli incivili presenti allo stadio di Busto Arsizio fischiavano e si facevano sentire all’indirizzo non solo del Boa ma anche di altri giocatori.

Kevin Prince Boateng contro il razzismo | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
Kevin Prince Boateng contro il razzismo | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

CASO – Nei giorni successivi all’accaduto, l’opinione pubblica si spaccò in due: la maggior parte riteneva esemplare il comportamento di ritirarsi dal campo da parte dei giocatori, una minoranza invece contestava la poca serietà del Milan accusando gli stessi calciatori di non avere un comportamento da professionista. Alcuni hanno poi focalizzato l’attenzione sul gesto di stizza, quasi di esasperazione di Boateng, di calciare il pallone in tribuna all’indirizzo del pubblico: questo gesto era forse da evitare ma sicuramente il Milan ha fatto bene a comportarsi cosi facendo ricadere l’attenzione sul razzismo, un problema spesso preso sotto gamba dalle istituzioni italiane.

INVITATO DALL’ONU – Intanto Boateng, dopo aver ricevuto solidarietà da colleghi e persone di tutto il globo, è stato come detto invitato dall’Onu per essere un portavoce di primo livello nella giornata contro il razzismo nello sport. In questo caso il rossonero potrà raccontare la sua esperienza e sarà senz’altro un esempio positivo da imitare dai ragazzi di tutto il mondo. Fra l’altro, dopo l’episodio di Busto Arsizio, Boateng ha ingaggiato un bodyguard che controllerà 24 ore su 24 lui e Melissa Satta: fra l’altro si tratta dell’ex guardia del corpo di Fiorello. Il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, per far calmare le acque, sarebbe pronto a nominare Boateng cittadino onorario del paese. Inoltre è stata già fissata la data in cui si rigiocherà il match amichevole fra la Pro Patria e il Milan: il 28 gennaio.

CASO ARCHIVIATO – Intanto il ritiro del Milan dal terreno di gioco nell’amichevole disputata contro la Pro Patria è stato archiviato dal giudice.  La motivazione è presto detta: riassumendo le parole della sentenza, non è possibile punire il comportamento di solidarietà avuto dal Milan nei confronti del suo giocatore Boateng caduto vittima di insulti anche abbastanza pesanti. Ecco che il caso è archiviato e il Milan non avrà nulla da temere. Il giudice sportivo della Serie A ha però voluto sottolineare la regola secondo la quale non si può lasciare il terreno di gioco senza autorizzazione dell’arbitro. Boateng comunque è già diventato un esempio e il Milan è orgoglioso di avere un campione di questo livello, sia in campo che fuori.

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