Calciopoli 2: è il giorno di Ancelotti e di altri colpi di scena

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Dopo una settimana di stop torna a gremirsi l’aula del Tribunale di Napoli dove è in corso il Processo ai membri di Calciopoli. Sarà il giorno di Carlo Ancelotti, l’ex milanista fresco di titolo inglese sarà finalmente a disposizione dei pm dopo i rinvii dovuti al blocco dei voli per l’eruzione del vulcano islandese.

Per i pm Narducci e Capuano la testimonianza di Ancelotti avvalorerebbe la tesi di una cupola moggiana attiva nel cambiare l’esito delle partite. Non dovrebbe esserci l’attuale tecnico del Manchester City e ai tempi tecnico dell’Inter Roberto Mancini.

Ma Ancelotti non dovrebbe esser l’unico tassello di una udienza che si preannuncia scoppiettante. Indiscrezioni vogliono che l’accusa anche oggi chiederà la messa agli atti di nuovi elementi di prova raccolti negli ultimi giorni. Oggi dovranno anche esser nominati i periti per la trascrizione delle intercettazioni “inedite” proposte dalla difesa di Luciano Moggi e Pairetto.

1 COMMENTO

  1. riportato:
    La procura di Napoli ha reagito dopo la pubblicazione delle telefonate tra Moratti e Bergamo parlando di un tentativo di “fare disinformazione” e sottolineando che l’esistenza di una telefonata non rappresenti necessariamente un reato. La cosa che però lascia molto perplessi arrivati a questo punto, è che il Pm Giuseppe Narducci in data 27 Ottobre 2008, nella sua requisitoria di apertura del processo celebrato con rito abbreviato nei confronti di 11 imputati, tra i quali Antonio Giraudo, aveva smentito categoricamente l’esistenza di altre telefonate che riguardassero altri dirigenti; ”balle smentite dai fatti” per usare le sue parole.
    Lo scopo era quello di liquidare la tesi sostenuta da diversi imputati, tra i quali Moggi e Giraudo, seconda la quale ad intrattenere rapporti con i designatori erano tutti i dirigenti di tutte le squadre e che la cosa fosse normale e risaputa. Queste le parole del Pm Narducci nella sua requisitoria:
    ”Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo. Ci sono solo quelle persone (gli attuali imputati, ndr), perché solo quelle colloquiavano con i poteri del calcio. I cellulari erano intercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non e’ vero che ogni dirigente telefonava a Bergamo, a Pairetto, a Mazzino o a Lanese: le persone che hanno stabilito un rapporto con questi si chiamano Moggi, Giraudo, Foti, Lotito, Andrea Della Valle e Diego Della Valle”.

    piaccia o non piaccia……..

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