Calciopoli, l’avv. Zampini spiega la sentenza

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Una udienza a Calciopoli nel tribunale di Napoli | Roberto Salomone/Getty Images

Solo pochi giorni fa si chiudeva il primo atto di Calciopoli il più longevo processo del campionato italiano di calcio italiano: il maggiore imputato, Luciano Moggi, ha rimediato dalla sentenza 5 anni e 4 mesi.

Una udienza a Calciopoli nel tribunale di Napoli | Roberto Salomone/Getty Images

L’avvocato Massimo Zampini, che ha seguito da sempre con molta attenzione le vicende di Calciopoli dopo la sentenza di primo grado ha voluto dire la sua rilasciando un intervista esclusiva per TuttoJuve.com, lo stesso non si dimostra molto sorpreso dell’esito della sentenza:

“Già prima della decisione invitavo gli amici juventini a non essere troppo ottimisti. La giustizia è una cosa lunga, in Italia spesso viene fatta in appello e questo era un caso fortemente mediatico, dove la Procura si giocava molta credibilità”

Criticandone le gesta di trionfo di Narducci e soci, l’avvocato precisa il suo punto di vista:

“In ogni caso, la sentenza va rispettata, ci mancherebbe, ma si può certamente criticare [….] Sono curioso di capire per esempio in cosa consista la frode di Udinese-Brescia, Cagliari-Juve o Juve-Udinese”

Tuttavia la strada che segue l’avvocato è quella chiede la verità dell’occultamento di certe intercettazioni cadute ormai nel dimenticatoio, o ancora il perchè di alcune di esse il PM Narducci ne era a conoscenza mentre l’altro PM Beatrice non le aveva mai ascoltate:

“E qualcuno ci spiegherà mai che si dicevano Moratti, Auricchio e Narducci in quel ‘casuale’ incontro? Le domande senza risposta sono una marea, magari ci aiuteranno le motivazioni”

Alla domanda su quale fosse il suo punto di vista su un verdetto che da la Juve innocente e un Luciano Moggi colpevole, lavvocato risponde:


“Sinceramente mi pare che questo aspetto venga un po’ sopravvalutato: la Juventus viene esclusa dal risarcimento delle parti civili, e non sappiamo ancora il perchè. Probabilmente il motivo sarà meramente tecnico, riferito alla mancata rappresentanza legale della società da parte di Moggi. Vedremo le motivazioni, ne capiremo di più”.

Sul comunicato stampa diramato dalla società di Galileo Ferraris a sentenza avvenuta, Zampini giustifica il comportamento dei vertici Juve con la diversa scelta processuale seguita dalle parti in causa.
“Moggi fa i suoi interessi (non quelli della Juve), la Juve fa i suoi (non quelli di Moggi). A noi tifosi pare un discorso freddo, e spesso alcune frasi ci paiono di cattivo gusto, ma cinicamente è normale che sia così, si tratta di strategie processuali.”

Battuta finale sullo scudetto 2006, che è uno degli argomenti che più stanno a cuore ai tifosi bianconeri,
No che non resterà. Non so quando, non so come accadrà, ma prima o poi glielo toglieranno di sicuro. E ci mancherebbe pure il contrario, dopo le telefonate emerse e la relazione di Palazzi. La sentenza di Napoli, ovviamente, non ha nulla a che vedere con il tavolino farsa. Lo smoking bianco si è già sporcato da tempo, è diventato quasi nero“.

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