Caso Mauri, settimana chiave per riciclaggio in Svizzera e calcioscommesse

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Stefano Mauri
Stefano Mauri © Giuseppe Bellini/Getty Images

Si decideranno questa settimana le sorti di Stefano Mauri, indagato per riciclaggio in Svizzera e nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse.

Martedì mattina il giocatore laziale sarà infatti a Berna, in Svizzera, accompagnato dalla madre per essere ascoltato come testimone e chiarire la propria posizione alle autorità elvetiche; venerdì invece sarà la volta del consulto Di Martino-Palazzi, relativamente all’inchiesta di Cremona.

In primis il giocatore dovrà spiegare alle autorità elvetiche le motivazioni del conto aperto in una banca svizzera e soprattutto da dove siano provenuti i soldi fatti transitare e ivi depositati: ascoltato come testimone, Mauri dovrà sostenere un interrogatorio orale e svolgere un test scritto, in cui dovrà emergere in pratica la propria versione dei fatti relativamente alla vicenda del presunto riciclaggio, e fornire argomentazioni sufficienti a fugare ogni dubbio circa un suo coinvolgimento in eventuali traffici.

Stefano Mauri
Stefano Mauri © Giuseppe Bellini/Getty Images

Berna infatti ha avuto accesso agli atti della Procura di Cremona, mettendo inizialmente in relazione la vicenda del conto corrente bancario con la pista italiana del calcioscommesse, pur arenandosi su delle incongruenze di tipo temporale (le partite della Lazio finite sotto l’osservatorio degli inquirenti sono successive alla data dell’ultimo accredito di denaro sul conto svizzero in questione): i riferimenti sono oramai gli “storici “ match Lazio – Genoa e Lecce – Lazio, giocatesi nel maggio del 2011 , mentre l’ultimo deposito sul conto risalirebbe addirittura all’anno precedente, il 2010.

E’ al vaglio degli inquirenti svizzeri quindi un’altra possibilità, vale a dire che il conto bancario in questione possa fungere da “polmone” di raccolta di capitali in “nero”, operando di fatto come un centro di riciclaggio.

Venerdì sarà invece la volta dell’inchiesta calcioscommesse: il pm Di Martino riceverà il procuratore Figc Palazzi per ricevere il materiale raccolto in sede penale: possibile il deferimento per Stefano Mauri, che a riguardo dell’inchiesta “italiana” ha da sempre dichiarato e sostenuto la propria estraneità ai fatti.

1 COMMENTO

  1. non c’è una prova,solo indizi, credo che sara’ solo omessa denuncia,se non ci sono i soldi allora non c’è l’illecito

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