Chiellini: “alla Juve a vita e con la maglia di Scirea”

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Giorgio Chiellini è sempre più leader della difesa bianconera e idolo dei tifosi e nonostante i tanti attestati di stima e i presunti tentativi per strapparlo alla Juventus il difensore della nazionale giura fedeltà eterna ai colori bianconeri. Schivo e sincero come sempre Chiellini risponde alle domande di Juvechannel con la semplicità che lo contraddistingue e che lo fa esser stimato anche dai tifosi avversari.

I tifosi sperano che sia lui ad indossare e ritornar a dar lustro alla maglia numero sei di Scirea e Chiellini dimostra di non aver timore del peso di quella maglia “ho sempre avuto il 3, in Nazionale ho avuto il 4, diciamo che 3-4-5-6 sono i numeri che mi piacciono. Certo indossare la maglia di Scirea sarebbe importante per i tifosi, che ci tengono tanto”.

I rumors di mercato e il rinnovo
“Si scrive tanto, tante voci, può far piacere l’interesse di grandi squadre ma non ho alcuna intenzione di lasciare la Juve: sto bene qui e spero di rimanere qui a lungo e di prolungare il rapporto con la società, credo che lo faremo quest’estate”

Ciro Ferrara?

“Abbiamo provato tanto dispiacere. Per tanti noi Ciro non era solo un allenatore ma anche un compagno di squadra, ci si teneva anche a livello personale, dispiace perché è stato il fallimento di tutta una squadra ma visto che non si possono cambiare 20 giocatori è stata cambiata la guida tecnica. Sono convinto che Ciro tornerà ad allenare e si toglierà le giuste soddisfazioni. Ci siamo confrontati tanto e spesso nello spogliatoio ma purtroppo non è servito, nonostante ci avessimo provato sempre. I gol presi? Più che la difesa è mancato il collettivo, visto che prendiamo troppi gol su palla inattiva”.

La Roma, Ranieri e Mexes?
“Mi aspettavo che Ranieri facesse bene a Roma, è un tecnico che sa far quadrato con la sua squadra e appena si è concluso il periodo di Europa League ha potuto impostare bene il suo gioco. Vincendo anche tante partite negli ultimi minuti, e non è un caso. L’Inter per la Roma sarà inarrivabile alla lunga. In una partita secca se la gioca. Mexes? Secondo me è un ottimo giocatore, pur essendo giovane (28 anni) ha esperienza e qualità internazionali, in Italia è uno dei difensori che ho sempre apprezzato”

La difesa a tre?

“Zaccheroni? Sapevo già che era un allenatore molto preparato, me ne ha parlato Giannichedda che l’ha avuto ad Udine e a Roma. Non basta un cambio d’allenatore per uscire dalla crisi ma con l’impegno e l’appoggio di tutti il mister ci farà capire i movimenti che vuole, le soluzioni alternative come la difesa a tre che è un’idea da sfruttare, magari anche a partita in corso. Io fino a vent’anni ho giocato sempre a tre dietro, quando sono esploso nel Livorno di Mazzarri giocavo tranquillamente a tre dietro, ma a questi livelli a tre o quattro fa poca differenza per noi, sappiamo cambiare senza problemi”

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