Chivu, Milito e la panchina troppo corta. Quanti guai per Benitez

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Sostituire Mourinho dopo l’annata travolgente sarebbe stato un compito arduo per chiunque e lo è ancor di più per Rafa Benitez, allenatore abituato al dialogo, al confronto con la squadra e non quindi un autarchico padrone.

La missione dello spagnolo è dare alla solidità dell’Inter mourinhana un gioco ma far cambiare mentalità a giocatori che hanno dato il massimo la scorsa stagione è quasi impossibile. Il nuovo progetto è reso ancor più arduo dall’improvvisa avarizia di Moratti che praticamente costringe lo spagnolo a non aver una reale alternativa allo spento Milito in attacco, un centrale difensivo che può permetter a Lucio di aver un dolore al ginocchio.

L’origine dei problemi è però la dichiarazione sibillina di Samuel Eto’o ad inizio estate “non voglio più fare il terzino” e lo sfogo di Chivu di ieri sera dimostra che adesso la coperta è troppo corta. Il rumeno senza la copertura era spesso sovrastato dalla vivacità di Menez e dalla sgroppate di Cassetti andando spesso in confusione.

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