Ciclismo, Wiggins padrone del Delfinato e forse anche del Tour?

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Bradley Wiggins ©Bryn Lennon/Getty Images

Si è concluso ieri con la vittoria dello spagnolo Moreno, l’edizione 2012 del criterium del Delfinato, mini corsa a tappe sulle strade francesi che, insieme Tour de Suisse iniziato sabato, fa da preludio al Tour De France che partirà il 30 giugno.

La vittoria è andata al britannico del team Sky Bradley Wiggings che si dimostra il dominatore di questo 2012 dopo i successi alla Parigi – Nizza ed al Giro di Romandia.

Seconda vittoria al Delfinato per il 32enne britannico campione olimpico su pista, successo che catapulta direttamente Wiggins come il favorito numero uno della Grande Boucle. Infatti il capitano del team Sky, oltre a contare sulle sue doti innate nella corsa contro il tempo è migliorato tantissimo in salita grazie anche ai chili persi che gli hanno fatto fare il salto di qualità in montagna senza comunque perdere nulla a cronometro, suo vero punto di forza.

Esce bene dal Delfinato anche il vincitore della passata edizione del Tour, l’australiano Cadel Evans che ha vinto la maglia verde della classifica a punti dimostrandosi comunque ancora un po’ in ritardo di condizione rispetto al britannico. Tutto comunque secondo la tabella di marcia dell’ex campione del Mondo australiano che siamo sicuri si presenterà ai nastri di partenza della corsa a tappe più importante al mondo come uno dei papabili antagonisti del capitano del team Sky Wiggins.

Bradley Wiggins ©Bryn Lennon/Getty Images

Non esce benissimo invece dal Delfinato la speranza italiana al Tour de France Vincenzo Nibali che ha preso una sonoro scoppola nella tappa di Morzine dopo che comunque si era difeso bene nella cronometro di 53 km perdendo 3’ da Wiggins. Lo stesso Nibali ha dichiarato, rassicurando i suoi tanti tifosi, che il Delfinato è stata solo una tappa d’avvicinamento al Tour de France dove lo squalo dello stretto vuole assolutamente migliorare il settimo posto nella classifica generale conquistato nel 2009 e conquistare una vittoria che manca dal 1998, anno di grazia dell’indimenticabile Marco Pantani.

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