Conte sceglie Del Piero “non si muove dalla Juve”

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Antonio Conte | ©Valerio Pennicino/Getty Images

Conte e Del Piero | ©Marco Luzzani/Getty Images
Antonio Conte con la vittoria contro l’Inter ha convinto anche i più scettici sulla qualità del suo progetto e sulle sue capacità di ridar un anima alla Vecchia Signore. Il tecnico della Juventus beccato dalla Iena Bossanova ha regalazto una simpatica intervista rispondendo alle solite domeante “velenose” e dimostrando ancora una volta di esser tutt’altro che un personaggio accomodante e aziendalista. Conte tra scherzo e realtà ha snocciolato il suo punto di vista sull’attuale momento della Juventus, attribuendo la vittoria del campionato al Napoli e sul tormentone Del Piero ha in qualche modo avallato la posizione di Pavel Nedved considerando il capitano funzionale al progetto. Tra Conte e Del Piero come dimostra il lungo abbraccio a San Siro nel post partita c’è una grande sintonia nonostante il poc utilizzo in campo di questo scorcio di stagione. Di seguito vi riportiamo alcuni stralci dell’intervista tratti da Tgcom.z Rosario Rosanova: Praticamente sei primo in campionato con la Juve, è già un grande risultato, una grande cosa… Uno dice: Anche se muoio domani, ho raggiunto un obiettivo! Antonio Conte: Faccio gli scongiuri.. no, no, non moriamo! Rosanova: C’è gente che viene allo stadio solo per vedere quello che fai in panchina… Conte: Questa è una brutta cosa…(ride) Rosanova: Vorrei farti vedere una cosa (vengono mostrati diversi filmati in cui Conte si muove concitato a bordo campo n.d.r.) Conte: Questo è Lino Banfi che mi ispira….”porca puttena”… (riferendosi alla celebre espressione dell’attore ne l’Allenatore nel pallone e in molti suoi film) Rosanova: Vogliamo commentare queste immagini con Krasic? (viene mostrato un video in cui Conti parla con il giocatore e si allontana mostrandosi dubbioso n.d.r.) Conte: Ho parlato in dialetto stretto con Krasic e non mi ha capito… gli ho detto “entra e per venti minuti brucia la fascia, vai avanti e indietro”, però non so se aveva capito. Devo dire che se arrivo a parlare in dialetto durante la partita è perché sono arrabbiato ed è un monito per la squadra. Rosanova: Ma questo discorso della mentalità, tu leggi i libri… come ti prepari? Conte: Ho fatto le superiori, l’università, ho letto libri di psicologia e poi li condivido con i giocatori. C’è un bel libro di Montali “Scoiattoli e tacchini”, è un bel libro da leggere… Rosanova: I tacchini? Conte: Sì, “Scoiattoli e tacchini”. Il titolo non c’entra niente ma il libro è molto bello. Rosanova: Tu dici che “per vincere dobbiamo diventare un’altra volta antipatici”. Come mai? Conte: Chi vince è antipatico. Ultimamente la Juve è diventata un po’ più simpatica a tutti e la speranza è quella che ritorniamo antipatici. Rosanova: Uno per vincere deve essere antipatico… Conte: E’ obbligatorio in Italia! Rosanova: Prima di venire qui ho parlato con un mio amico antipatico.. Gli ho detto: “Vado da Conte” e gli ho chiesto una domanda antipatica da farti. Lui me l’ha detta ma non so se te la posso fare… scegli tu… Conte: Dopo quest’intervista i danni li abbiamo già fatti, quindi… Rosanova: Quindi te la posso fare? Conte: Prima in un orecchio. Rosanova: Non mi assumo la responsabilità… Porti il parrucchino? Conte: No, è tutta roba mia. È tutta invidia no? 10.000 dollari e ti passa la paura. C’è chi si rifà i seni… Rosanova: Ho capito. Quindi sono 10.000 dollari. Conte: E ti passa la paura! Rosanova: È meglio fare l’allenatore o il calciatore? Conte: Per me è meglio il calciatore 100.000 volte. Il calciatore va a casa e pensa a sé. L’allenatore torna a casa e pensa a tutti. Rosanova: Alessandro Del Piero, che sta combinando? Si sta allenando? Torna ogni tanto, fa 6 o 8 minuti… Conte: Alessandro è un campione, anche quando respira si sente un’aria di Juventinità ed è sempre d’esempio per tutto lo spogliatoio. Rosanova: Resta, se ne va, che fa? Conte: E dove va? Rimane qua. Per me è un ragazzo fondamentale. Rosanova: Il campionato non lo vinci, perché non lo vinci, giusto? Conte: No, lo vince il Napoli, lo vince il Napoli. (si mette le mani in tasca, ndr) Rosanova: Che fai con le mani in tasca? Conte:… quest’anno lo vince il Napoli… Rosanova: Ma che vince il Napoli, non lo vince nessuno (anche la Iena si mette le mani nei pantaloni per scaramanzia e tutti e due scoppiano a ridere n.d.r.) Conte: Mi hai rovinato con questa intervista!

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