Cosenza, situazione drammatica. Il fallimento è dietro l’angolo

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Come da titolo, la situazione in casa Cosenza è a dir poco drammatica: è stata convocata per domani martedì 21 giugno, l’assemblea straordinaria del club rossoblu. Se quindi entro le prossime 24 ore vecchi soci e potenziali nuovi ingressi non si metteranno d’accordo e non provvederanno ad effettuare la ricapitalizzazione necessaria a saldare gli stipendi di calciatori e dipendenti, all’iscrizione al prossimo campionato di Seconda Divisione e a rateizzare i debiti federali, si oltrepasserà il punto di non ritorno e il fallimento, figlio di una gestione scellerata dell’ultimo anno, sarà inevitabile. Anche i tentativi di mediazione del sindaco e degli enti provinciali non sono andati a buon fine.

Cessino le chiacchiere che da mesi a questa parte stanno logorando gli animi di tutto il popolo rossoblu, ostaggio quest’ultimo delle manovre occulte di alcuni personaggi i quali hanno giocato con i sentimenti dei tifosi provando, senza successo, a “violentare” la loro fede verso i colori a loro cari ma riuscendo a demolire nell’arco di breve tempo una squadra che negli ultimi anni era riuscita a risalire dagli inferi del calcio dilettantistico fino alla Prima Divisione, dopo il fallimento del 2003 che aveva privato la città della Serie B; se si vuole dare un futuro al Cosenza bisognerà mettere da parte tutti i dissidi tra chi è veramente intenzionato a salvare il club e passare ai fatti: tirare fuori il blocchetto degli assegni e versare nelle casse societarie un milione di euro circa per dare un domani dignitoso ai Lupi. Tocca quindi a De Caro, Carnevale, De Rose, Citrigno, Salerno, Chianello, Filippelli, Mazzuca e Pizzini, il tutto con il placet dell’attuale amministratore unico Funari, trovare un accordo entro domani.

Se nella fatidica assemblea dei soci non dovesse concretizzarsi quanto sopra sarà un altro terribile schiaffo per la tifoseria cosentina a distanza di pochi giorni dalla retrocessione in Seconda Divisione, frutto di una penalizzazione di 6 punti, a fronte dei 44 conquistati sul campo che avrebbero salvato ampiamente il club di viale Magna Grecia in condizioni societarie normali, scontati in campionato che hanno costretto il Cosenza ad affrontare, tra le mille difficoltà che hanno accompagnato la squadra durante tutto l’anno e ai limiti dell’incredibile, il Viareggio nello spareggio playout perdendolo. Il fallimento è dietro l’angolo.

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