Del Neri, Cesena ultima spiaggia?

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L’allenatore bianconero Del Neri nella conferenza stampa alla vigilia della delicatissima trasferta di Cesena vuol dire la sua sull’ultimo periodo nero in casa Juventus. Le solite dichiarazioni di facciata per dare la scossa allo spogliatoio ‘Da qui alla fine sono 10 finali’, stavolta non basteranno, in campo servirà davvero dare il 110 per cento e vendere cara la pelle. Il tecnico juventino lascia aperta la possibilità di entrare ancora in zona Champions, nonostante i dieci punti di distacco dal quarto posto e la lotta a 3 con Udinese Lazio e Roma. “Dobbiamo cambiare marcia e molto dipende anche dagli altri. – ha continuato l’allenatore bianconero- Ma ci crediamo, ci sono ancora tanti scontri diretti in giro per il mondo”.

Molta sincerità nelle parole di Del Neri, che si assume la piena responsabilità per il trend negativo della sua squadra, spiegando come una vittoria contro il Cesena potrebbe rappresentare una panacea in un periodo come questo (3 sconfitte nelle ultime 3 gare, e oltre 300 minuti senza segnare) “ Se mi faccio qualche rimprovero? Sì, come tutti. Quando si raggiungono obiettivi importanti il merito è di tutti. Allo stesso modo quando le cose non vanno bene la colpa va suddivisa tra tutti. Una vittoria ci darebbe stimoli e nuova fiducia in noi stessi, la strada è quella giusta. Abbiamo recuperato elementi importanti e spero che la Juve possa tornare una squadra spensierata, che giochi a calcio. Non è il momento più difficile della mia carriera. Qui a Torino vincere è la norma, una sconfitta fa notizia. Due o tre consecutive non ne parliamo”.

Assunzione delle responsabilità a parte, il tecnico non ha intenzione di abbandonare la nave, anzi spiegando come ieri abbia avuto un incontro con il presidente juventino per ulteriori chiarimenti e garanzie sulla sua situazione: “Non mi balena per nulla l’idea di dimettermi, nemmeno nel caso di un’altra sconfitta contro il Cesena. Faccio gli scongiuri. Sappiamo che ora è vietato sbagliare, spero che la mia squadra scenda in campo con mentalità e voglia giusta. Ieri ho pranzato con Andrea Agnelli, non siamo distanti. Le mie chance di essere confermato anche l’anno prossimo? Dipende dai risultati. Ho grande rispetto per questa società, e credo che la stima sia reciproca. Il mio futuro? Non ho certezze. Ma ho la forza e la volontà di andare avanti. Fino a quando saremo tutti insieme. Sono sereno”.

Senza ombra di dubbio la partita con il Cesena in questo momento vale per Del Neri più di una Champions League, poiché in caso di sconfitta l’esonero sarebbe davvero una realtà concreta. Scendendo nel dettaglio della sfida il tecnico bianconero cerca di lasciare un’ombra di mistero sulla formazione che scenderà in campo, con più di qualche indizio sull’utilizzo dal primo minuto del capitano Alessandro Del Piero: “Il Cesena è una formazione aggressiva, arriva da due ottimi risultati, la squadra è in salute. Modulo? Non credo cambierò, ho già scelto chi gioca e l’ho anche già fatto sapere ai giocatori. Ma me lo tengo per me. Del Piero titolare? C’è bisogno di qualità. Recuperiamo giocatori importanti come Aquilani e Pepe”.

Se riuscirà a riprendersi la Juventus, o se sarà ancora Del Neri il tecnico bianconero nelle prossime settimane lo decideranno solo i risultati che da troppo tempo mancano in casa Agnelli. Nessuno alla fine del girone di andata poteva immaginare una situazione così paradossale a Torino, soprattutto dopo la vittoria contro l’Inter, che sembrava rappresentare uno spiraglio di luce in un periodo oscuro. Del Neri sta iniziando a capire cosa voglia dire allenare una grande società come la Juventus. Dopotutto come si leggeva in uno striscione esposto in curva nell’ultima partita, c’era una frase di Boniperti: “Alla Juventus vincere non è importante. E’ l’unica cosa che conta”. La lezione è servita!

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