Fabio Capello vola a Mosca per incontrare i vertici della Rfu

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Fabio Capello | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

Dalla lunga lista di nomi che la Federcalcio russa aveva diramato nel proprio sito come papabili successori di Dick Advocaat sembra essere uscito il nome del nuovo ct della Russia. Dopo il no secco di Roberto Mancini, il quale ha preferito prolungare il suo contratto con il Mancherster City diventando l’allenatore più pagato al mondo, la Russia è andata incontro anche alla risposta negativa di Luciano Spalletti che ha deciso di rimanere alla guida dello Zenith. Ma i vertici della Rfu non si sono di certo disperati in quanto nella lista avevano inclusi allenatori di gran spessore come Marcello Lippo, Pep Guardiola, Rafael Benitez e Fabio Capello: ed è proprio sull’ex ct dell’Inghilterra che sembra essere ricaduta la scelta.

In realtà a quanto pare la loro scelta numero uno è sempre stata quella dell’ex allenatore della Roma: ancora subito dopo l’eliminazione della Russia dagli Europei 2012, il figlio nonchè agente del tecnico Pierfilippo Capello, è volato a Mosca per parlare con i dirigenti della Federcalcio russa, lasciando il padre in vacanza. Inoltre un primo contatto era avvenuto direttamente in Polonia quando in tribuna agli Europei l’ex ct degli inglesi si era fatto vedere più volte alle partite della Russia, nonostante l’Inghilterra fosse nel girone con Svezia, Francia e Ucraina.

Fabio Capello | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

A confermare la grande possibilità di vedere Fabio Capello nella panchina della Russia è proprio lui stesso in quanto nella giornata di oggi il tecnico è volato a Mosca dove potrà incontrare i vertici della Federcalcio russa e discutere sul contratto che li andrebbe a legare. Per quanto riguarda lo stipendio la Russia ha offerto una cifra attorno ai 7 milioni di euro a stagione, di certo un valido motivo per cogliere al balzo l’opportunità e cominciare a lavorare con i giocatori della Russia per prepararli al meglio in vista delle qualificazione ai Campionati Mondiali di Brasile 2014.

Quello che è certo è che chiunque sarà il tecnico che andrà a guidare la squadra russa, dovrà essere in grado di portare la squadra a vincere il girone di qualificazione in quanto è il primo obiettivo della Rfu: la Federcalcio russa ha infatti spiegato che se l’obiettivo non sarà centrato potrebbe far saltare il contratto con il nuovo ct.

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