Genoa come la Samp del 2010? Analogie di due stagioni da dimenticare

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Stagione difficile per il Genoa: riuscirà a salvarsi? | © Claudio Villa/Stringer / Getty Images

Genoa e Sampdoria sono due squadre della stessa città a tratti molto simili tra loro non solo per le rispettive tifoserie, sempre vicine ai giocatori e piene di entusiasmo, ma anche per alcune vicende calcistiche non proprio esaltanti. La somiglianza più in voga in questo periodo è quella della possibile retrocessione del Grifone  che potrebbe avvenire proprio con una dinamica simile a quella dei blucerchiati nella stagione 2010/2011. In quell’anno la Sampdoria iniziava l’annata disputando i preliminari di Champions League contro il Werder Brema e a momenti rischiava di qualificarsi alla fase a gironi. In rosa c’erano talenti purissimi come Antonio Cassano, Giampaolo Pazzini e Angelo Palombo tutta gente capace di rendere la Doria una formazione di tutto rispetto. Eppure dopo un girone d’andata in Serie A nella norma, i peggiori incubi si sono materializzati in quello di ritorno. Pochissimi punti fatti, cessioni illustri nella finestra di mercato invernale, contestazioni, cambi di allenatore. Morale della favola? Sampdoria retrocessa in Serie B dopo otto anni consecutivi nella massima serie con una giornata d’anticipo rispetto la conclusione del campionato. I tifosi genoani inizino a fare gli scongiuri ma la sensazione, almeno guardando le ultime uscite del Genoa, è che il Grifone rischi di effettuare lo stesso percorso dei cugini.

Stagione difficile per il Genoa: riuscirà a salvarsi? | © Claudio Villa/Stringer / Getty Images
Stagione difficile per il Genoa: riuscirà a salvarsi? | © Claudio Villa/Stringer / Getty Images

POTENZIALITA’ SPRECATE – Il Genoa aveva già visto gli spettri di una probabile retrocessione anche nella scorsa stagione quando si  salvò soltanto nelle ultime partite. Memorabile (in negativo) la contestazione della tifoseria rossoblu in occasione della sfida Genoa-Siena dell’anno passato persa dai liguri per 4-1, quella rimasta nella memoria con il nome “la consegna delle maglie“. Tifosi imbestialiti che chiedono a gran voce le divise dei giocatori non degni di indossarle. Storia passata. Con la salvezza ottenuta e con l’arrivo di nuovi giocatori sembrava tutto lasciato alle spalle.  Il presidente Preziosi ha investito molto per rafforzare il Genoa: sono arrivati nomi importanti e le potenzialità della squadra erano molto alte almeno prima dell’inizio di questo campionato. Qualche nome?  Marco Borriello, Manuel Vargas, Ciro Immobile e tanti altri.

TROPPI CAMBIAMENTI – Il Genoa è squadra che ogni anno cambia troppi elementi. E’ quasi impossibile cercare di costruire un modo di giocare se gli elementi cambiano sempre. In ogni caso, ancor peggio è la scelta di esonerare a raffica gli allenatori. Tutto questo è un mix micidiale per il cattivo andamento del Grifone che quest’anno si trova davvero a un passo dal baratro. La classifica recita impietosa (ultime cinque posizioni): Torino 36, Siena 30, Palermo 29, Genoa 29, Pescara 22. Niente è già sancito visto che basta poco per arrivare in quart’ultima posizione però serve un altro spirito. Più cattiveria agonistica da parte di tutti per evitare di imitare la Sampdoria nell’anno della sua retrocessione.

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