Gli arbitri aiutano le milanesi, Juve penalizzata. La Moviola della 26 giornata

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Come ogni anno il momento topico del campionato viene inficiato da prestazioni arbitrali discutibile che portano in auge ancora una volta il famoso concetto della sudditanza psicologica. Inter e Milan nell’attesa di capire se si son fatti i conti “senza l’oste” (Napoli) vengono aiutate a prender il largo da decisioni arbitrali assurde.

I nerazzurri battono un ottimo Cagliari grazie ad una topica di Celi e Puggiotto che non si avvedono di una netta ed influente posizione di Ranocchia sul gol vittoria. L’Inter può recriminare invece per un rigore non concesso per una trattenuta su Thiago Motta.

Per par condicio Banti di Livorno sorvola su un tocco di mano di Robinho nell’occasione del primo gol costringendo il Chievo ad inseguire per lunghi tratti della partita. La Juve fornisce una prestazione imbarazzante a Lecce e prendersela con la terna arbitrale sarebbe riduttivo ma gli episodi sono più di una attenuante, in avvio non viene concesso un rigore per una trattenuta su Toni che sarebbe oltretutto costata l’espulsione per chiara occasione da rete. Ineccepibile l’espulsione di Buffon ma l’azione è viziata da un fallo inesistente di Toni e da ripresa del gioco troppo tempestiva e con palla in movimento da parte dei salentini.

Bravo Orsato nel dirigere l’infuocato Genoa-Roma, generoso Tagliavento nella concessione del rigore al Parma per un presunto fallo su Amauri. Giusto il rigore assegnato al Napoli e sbagliato da Cavani, l’arbitro Gava gestisce però male le trattenute e qualche colpo proibito.

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