Golden Gala, Bolt e Howe i re di Roma. Bene Felix e Idowu

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Si attendevano i fuochi d’artificio da parte di Usain Bolt alla sua prima stagionale sui 100 m, fuochi che non ci sono stati, il giamaicano vince ma non stravince battendo Powell e Lemaitre con un facile, per lui, 9”91.

Bolt è partito molto lento, quasi da sembrare incollata ai blocchi poi ha fatto più fatica del solito nella fase lanciata riuscendo a scavalcare Powell (9″93) solo nei metri finali. Terzo posto in 10″ netti per Christophe Lemaitre, l’uomo bianco più veloce del mondo. Partenza molto lenta per Bolt che ha dovuto sudare le classiche sette camicie per riprendere il connazionale, sicuramente il fuoriclasse era molto nervoso e tutto l’attenzione ed il glamour che ruota attorno alla sua persona non lo hanno certamente aiutato in questi giorni romani.

Se un po’ di delusione è arrivata dai 100 m, i 200 sono stati sensazionali perché a fare impazzire gli oltre 47 mila dell’olimpico è stato Andrew Howe che ha vinto nettamente la gara in 20”31 faticando in curva ma lanciandosi splendidamente sul rettilineo finale.

Nelle altre gare, la minuta statunitense Allyson Felix vince i 400 metri in 49″81, primo under 50″ dell’anno. Dietro di lei l’atleta del Botswana Amantle Montsho (50″47) e la statunitense Francena McCorory (50″70). Solo quinta Sanya Richards, che nel 2010 ha gareggiato pochissimo complice un fastidioso infortunio a un quadricipite. La giamaicana naturalizzata Usa è apparsa in evidente ritardo di condizione anche se con 50″98 ha comunque centrato il suo miglior crono del 2011. Ultimo posto per una deludente Libania Grenot (53″50), arrivata alle spalle anche dell’altra azzurra Marta Milani (52″75), prossima al passaggio agli 800 metri. La Felix non è riuscita a ripetersi 45 minuti dopo, quando ha preso parte anche alla prova sui 200, vinti dalla statunitense Bianca Knight in 22″64. Alle sue spalle Kerron Stewart e Debbie Ferguson-McKenzie, con la Felix quarta e la Richards quinta. Nella staffetta sul giro, il quartetto azzurro ha chiuso al secondo posto in 38″89 alle spalle dei canadesi (38″65). Nei 400 l’atleta delle Bahamas Brown vince in 45″16 davanti al giamaicano Gonzales e al belga Borlee; settimo posto per l’azzurro Marco Vistalli in 46″02.

Con due identici salti a 6.94, misura che vale il primato mondiale stagionale, la statunitense Britney Reese ha vinto il lungo. Vittoria Usa anche nel peso con Dylan Armstrong (21.60) mentre nel disco femminile si è imposta la giovane croata Sandra Perkovic (65.56). Giavellotto alla russa Mariya Abakumova con 65.40. Il britannico Phillips Idowu vince il triplo portando a 17.59 il miglior salto del 2011; alle sue spalle lo svedese Christian Olsson (17.29) e il cubano Alexis Copello (17.14). Quinti posto per Fabrizio Schembri (17.08) e sesto per Fabrizio Donato (16.77).

Negli 800 uomini lo statunitense Khadevis Robinson ha regolato la pattuglia degli atleti africani con 1’45″09. Dominio africano nei 3000 siepi donne con l’ottimo 9’12″89 della keniana Milcah Chemos Cheiwa, miglior tempo dell’anno, che le ha permesso di battere l’etiope Sofia Assefa e la tunisina Habiba Ghribi. Miglior crono 2011 anche nei 5000 con l’etiope Imane Merga, che si è imposto in 12’54″21; straordinaria la prova del keniano Isaiah Koech, che a 17 anni ha chiuso al secondo posto in 12’54″59. Nei 1500 donne vittoria per Yusuf Jamal (Bahrein) in 4’01″60.

Foto: Ansa

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