Inter, Stramaccioni Sneijder dove lo metti?

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Wesley Sneijder © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

Dopo lo slittamento della 33esima giornata di Serie A per i tragici eventi relativi alla morte di Piermario Morosini, Udinese-Inter sarà rigiocata molto probabilmente sabato o domenica prossima, con il turno successivo che dovrebbe vedere le squadre in campo il 25 aprile. Una settimana che a questo punto potrebbe essere sfruttata al meglio da uno degli assenti più importanti per l’Inter, come Wesley Sneijder, per recuperare dai guai fisici e candidarsi a un posto da titolare. Stramaccioni ha più volte ribadito come l’olandese sia un giocatore fondamentale per questa squadra, e che le sue qualità siano assolutamente fuori da ogni discussione. Parole che sembrano ricalcare il leit motiv di Ranieri, che prima di recuperare il jolly olandese aveva usato solo parole al miele per il numero dieci, scoprendo invece in seguito di avere un grosso problema relativo al suo collocamento tattico.

UDINESE BANCO DI PROVA- Genoa, Cagliari e Siena sono state le prime tre sfide raccolte e affrontate da Stramaccioni. Senza nulla voler togliere alle squadre citate, la sfida contro l’Udinese sarà il vero banco di prova per il tecnico nerazzurro, riuscendo a misurare in caso di vittoria o sconfitta le reali ambizioni europee dell’Inter. Affrontare le ripartenze e la velocità dei friulani, mostrerà quanto Stramaccioni sia realmente preparato tatticamente e quanto ci sia del suo in questo piccolo periodo di lavoro con la rosa a disposizione. Il rientro di giocatori importanti come Sneijder e Alvarez offriranno maggiori garanzie o complicheranno la vita al tecnico romano?

Wesley Sneijder © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

ADDIO 4-3-3?- Risulta evidente a tutti come il sistema di gioco preferito da Stramaccioni, e che gli ha permesso di ‘creare’ un’Inter più realizzativa in fase offensiva, sia il modulo con le tre punte davanti.  A questo punto la domanda sorge spontanea: con il rientro di Sneijder il modulo dovrebbe cambiare in un più plausibile 4-3-1-2? Collocare un trequartista puro come Wesley in un modulo che non prevede nessun giocatore a supporto delle punte diventa quasi impossibile. Gasperini aveva avuto i suoi problemi, provando ad adattarlo in un ruolo alla Pizzarro ai tempi della Roma, come vertice basso del centrocampo, ma con licenza di innescare i compagni più avanzati. L’esperimento non ebbe i risultati previsti e il giocatore non si mostrò mai contento del nuovo ruolo. Ranieri avrebbe provato a schierarlo largo come esterno d’attacco con pessimi risultati, spiegando come il trequartista nel suo 4-4-2 non garantiva i giusti equilibri in fase di copertura. La palla passa a Strama che a questo punto dovrebbe rinunciare alle tre punte, schierando un centrocampo a rombo in stile Mourinho, utilizzando Sneijder a supporto di Milito e uno tra Forlan e Zarate.

FUTURO-  Il finale di stagione mostrerà se l’olandese si trasformerà nell’arma in più per i nerazzurri per spiccare il volo nella corsa alla zona Champions, o l’ennesimo problema di inserimento in una rosa che sembra (come con Ranieri all’epoca del 4-4-2) aver trovato la sua quadratura. I dubbi rimangono anche in merito alla permanenza di Sneijder nella prossima stagione con la maglia nerazzurra, poiché il primo sacrificabile per le regole del Fair Play Finanziario, insieme a Maicon è proprio l’olandese. Le sirene inglesi da Manchester e quelle russe con l’Anzhi in prima fila torneranno a suonare in estate, e Moratti difficilmente stavolta risponderà picche.

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