Intervista a Lionel Messi dopo il Fifa World Player

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Dopo la vittoria del Fifa World Player da parte di un Leonel Messi pigliatutto insieme al suo Barcellona, il calciatore risponde alle domande dei giornalisti.

Questa un’intervista:

Cosa significa per te vincere il Fifa World Player?
E’ qualcosa di speciale. Ho detto che per me l’importante era ottenere un premio a livello di gruppo, di squadra. Ma poter ricevere questo riconoscimento, così un importante premio, dopo esserci stato molto vicino per due anni, essere in grado di vincerlo alla terza opportunità è molto importante per me.

A chi avresti dato il premio di Fifa World Player?
Non so. Prima ho detto che il Barcellona ha avuto un anno fantastico. Ogni giocatore, ognuno dei miei compagni di squadra lo avrebbe meritato per il loro lavoro svolto durante tutto l’anno.

Quali giocatori avrebbero potuto vincere questo trofeo?
Come ho detto prima, molti dei miei colleghi come Xavi, Iniesta, Ibrahimovic, Kakà, Cristiano Ronaldo. Sono giocatori meravigliosi. Ognuno di loro poteva vincerlo.

Quali sono le qualità che hai migliorato quest’anno?
Non so. Credo la qualità, la volontà di continuare ad imparare, la volontà di continuare a lavorare per realizzare più cose, di essere un giocatore più all-around e volere sempre di più. E ho imparato questo durante tutto l’anno dai miei compagni di squadra e dal mio allenatore.

Il Barcellona è uno dei club con il maggior numero di vincitori. Cosa significa questo per te e per il club che rappresenti?
Penso che sia importante per il club. E, naturalmente, ancora meglio per più giocatori. Mostra che tipo di club sia e che tipo di giocatori abbia. Per me è importante vincerlo per il club perchè ho sempre giocato qui da quando sono arrivato, quando ancora ero piccolo. Ho sperimentato molte cose qui. Essere in grado di vincerlo con questa squadra è molto speciale.

Perchè pensi che questo trofeo sia importante?
Questo riconoscimento è molto importante perchè è votato dal popolo del calcio, ed essere riconosciuto da loro è anche molto importante.

Quali sono le differenze tra il modo di giocare con il Barcellona e il tuo modo di giocare con la maglia della nazionale argentina?
Giochiamo in maniera molto differente. Al Barcellona abbiamo lavorato per un lungo periodo, facciamo un tipo di calcio che si vede raramente altrove. Ci conosciamo da tanto tempo, ci alleniamo insieme ogni giorno. Con la nazionale stiamo costruendo una squadra insieme, stiamo cercando il nostro modo di giocare, siamo alla ricerca di una squadra e non abbiamo qualcosa di solido come al Barça dove lavoriamo ogni giorno.

Come descriveresti il Maradonda allenatore?
E’ un allenatore che è molto vicino ai suoi giocatori, è come uno di noi e da un sacco di fiducia a tutti i suoi giocatori.

Ti senti il nuovo Maradona?
No, assolutamente. Mi sento lusingato ma come ho sempre detto c’è solo un Maradona non ci sarà un altro come lui. Cerco di continuare a crescere, di continuare ad imparare ma so che sono lontano da ciò. Io gioco la mia carriera senza pensare a qualsiasi confronto con Diego.

Ti vedi alla guida di un club o anche di una nazionale?
Non so. Ho appena compiuto 22 anni. Spero e penso di avere una lunga carriera davanti e non ho ancora pensato a cosa farò quando avrò finito. Penso a giocare a calcio e a vincere molti più titoli, sono ancora lontano dal pensionamento.

E’ molto difficile essere un allenatore?
Si è molto difficile essere un allenatore. Non solo perché si deve scegliere una squadra, ma perché devi sapere allenare una squadra. Una squadra di 23 giocatori non può giocare sempre in modo da essere sempre felici. C’è sempre qualcuno che è turbato o che pensa che qualcosa è ingiusto. Quindi è molto difficile per loro prendere delle decisioni.

Cosa sai sul Sud Africa, e che cosa ti aspetti dal Mondiale con la tua nazionale?
La verità è che so molto poco sul Sud Africa, praticamente niente. E spero che sia un grande Mondiale per noi. Credo che ci stiamo preparando nel modo migliore possibile. Penso che l’Argentina ha tanti buoni giocatori che sono molto ansiosi, sono molto di ottenere quanto possibile.

Quant’è speciale per un calciatore poter partecipare ad una Coppa del Mondo?
Molto speciale. E’ il torneo più importante che un giocatore può giocare per quello che significa difendere la maglia del suo paese, in particolar modo in Argentina, dove il calcio è molto importante e raggiunge molte persone. Per questo il calcio è molto speciale.

Pensi che le squadre africane come Ghana o Costa d’Avorio abbiano possibilità di vincere?
Si, perchè no? Tutto può succedere in un Mondiale. Già una squadra africana ha oltrepassato la fase a gironi andando lontano. Credo che il Ghana, Costa d’Avorio hanno grandi squadre nazionali e possono passare molto facilmente.

L’Argentina ha avuto problemi di qualificazione per il Mondiale, questo renderà le cose più pericolose?
Non so. La verità è che siamo usciti più forti della fase di qualificazione, perché è stata molto dura, molto complicata per noi. Abbiamo vissuto momenti molto difficili a causa di tutto ciò che è stato detto, ciò che le persone hanno detto da fuori. Sappiamo che la Coppa del Mondo è completamente diversa. Per questo siamo davvero ansiosi.

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