Juve: adesso D’Agostino è necessario, frattura del perone per Poulsen

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I guai non arrivano mai da soli, dice un famoso detto popolare e in casa Juve non potrebbe esser altrimenti. Alla difficilissima situazione del club, con la dirigenza obbligata a rivedere le scelte di inizio stagione per salvare il salvabile, si aggiunge la tegola infortuni. L’infermeria bianconera sembra sempre più un nosocomio di un ospedale di paese per il gran numero di infortunati e convalescenti cronici. L’ultimo nella lista è il danese Christian Poulsen uscito malconcio da un contrasto con Gattuso nella debacle della Vecchia Signora contro il Milan di ieri sera.

La diagnosi è impietosa frattura composta del perone sinistro accompagnata da una profonda ferita nella stessa zona per il centrocampista danese. Per rivedere il giocatore in campo i tifosi juventini dovranno aspettare almeno 50 giorni, un mese di prognosi e uno per riprendere l’attività agonistica. La zona nevralgica bianconera è il reparto più falcidiato dagli infortuni e per questo si rende indispensabile il ritorno sul mercato da parte di Secco e Bettega.

I nomi caldi sono manco a dirlo quelli di Ledesma, D’Agostino e Guarente. L’argentino vista la precarietà della sua situazione sarebbe il giusto compromesso tra prezzo e qualità per non intaccare ulteriormente le casse societarie ma su di lui c’è l’Inter, la Fiorentina e un pò defilato il Napoli. Il friulano sembra esser in questo momento quello ipoteticamente più vicino, il playmaker è stato vicino alla Juventus anche in estate e adesso sembra vivere un momento opaco in Friuli per questo potrebbe esser ceduto dalla società per cercar quantomeno di far cassa. Guarente è il pezzo pregiato dell’Atalanta su cui Ruggeri punta per ricapitalizzare il club, è difficile arrivare a lui anche per l’interessamento di Pantaleo Corvino.

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