Juventus Stadium, la rabbia di Moggi, l’assenza di Nedved

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Fino a questo momento abbiamo esaltato giustamente il lavoro compiuto dalla Juventus, la bellezza dello Juventus Stadium, l’imponenza di una presentazioneche è destinata a restare tra i ricordi indelebili del tifo bianconero. Adesso però, per completezza di informazione, vogliamo sollevare gli altri aspetti della serata magica, le voci fuori dal coro a cominciare da quella di Luciano Moggi assente illustre all’evento ed elemento cardine di quella triade che ha ideato il nuovo stadio ed ha costruito quella Juve di cui ancora adesso si vantano gli scudetti. Luciano Moggi ha visto la presentazione in diretta tv e quest’oggi dalle pagine di Libero fa sentire il suo disappunto non tanto per la sua assenza, ma per la presenza di chi ha “deciso di non decidere”. Queste le parole di Big Luciano.

Ci duole esternare giudizi non ancora convinti sulla seconda Juve di Marotta. Ma al di là di Pirlo non vediamo un’idea di squadra intesa come tale per essere competitiva,mancano giocatori di primo piano che possano darle una identità e i continui cambi di obiettivi ci sono parsi un indice di incertezza. Una buona cosa viene dalla guida tecnica, Conte ci sembra l’uomo giusto al posto giusto. La Juve gioca con il Parma alle 12 di domenica nello stadio nuovo, un grande progetto ora compiuto, che fu pensato e messo in cantiere dalla triade, particolare che è stato ampiamente dimenticato. Ieri è stato inaugurato con una manifestazione degna della bellezza dell’impianto, inviti a tutte le personalità di spicco e non solo dell’ambiente calcistico: si potevano notare personalità che hanno avuto una parte importante nella retrocessione della Juve in B nel 2006, altre che si sono mostrate recentemente contrarie alla revoca dello scudetto all’Inter sul ricorso della Juve, altre che non hanno difeso la Juve al momento opportuno, c’era un po’ di tutto insomma. Mancava Moratti che ha preferito Sondrio per una conferenza stampa e ha fatto bene dimostrando però una certa coda di paglia. Mancavano infine, non invitati, i tre dirigenti che hanno portato la Juve sul tetto del mondo per i risultati conseguiti e senza nulla chiedere alla proprietà, a differenza di quanto accade adesso, mancavano quei dirigenti che hanno ideato il nuovo stadio facendo girare il mondo al dr. Opezzi alla ricerca e per visionare gli stadi migliori, c’era in compenso un numero “29” ad indicare gli scudetti conquistati, mancavano però gli artefici degli ultimi 12 anni di conquiste, ne è stata cassata la storia. Se l’Avvocato, il dr.Umberto e l’Avv. Chiusano avranno visto, si saranno sicuramente rivoltati nella tomba.

Se in qualche modo l’assenza di Luciano Moggi poteva esser giustificata anche se l’ammirazione per big Luciano è ancora intatta nei suoi tifosi quella di Pavel Nedved ha fatto un gran boato. L’assenza della Furia Ceca non è giustificata, non esiste un comunitato o qualche rigo in cui venga svelato il perchè della sua assenza anche see ufficiosamente pare sia in patria per un evento benefico.

Agnelli e Nedved ©Valerio Pennicino/Getty Images
Nedved ricopre il ruolo di consigliere del presidente in seno all’organigramma bianconero ma dalla fine dello scorso campionato le sue apparizioni sono notevolmente diminuite tanto che in molti credono alle indiscrezioni di un allontanamento per divergenze di vedute con Marotta e Paratici sul calciomercato.

3 COMMENTI

  1. Confermo che Nedved è stato allontanato per critiche espresse nell’ultima campagna acquisti, ennesima situazione incomprensibile creata da Beppe Marotta che purtroppo ha la fiducia incondizionata del vero padrone della juve, e cioè, John Elkann!!!!!!

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