La serie B si ferma per il lutto nazionale

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ROMA – E’ stata rinviata dalla Lega Calcio la 35/ma giornata del campionato di serie B prevista per venerdì prossimo, giorno in cui è stato proclamato il lutto nazionale e si svolgeranno i funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Le partite verranno disputate martedì 14 aprile alle ore 19.

FIGC: NAZIONALE GIOCHERA’ IN ABRUZZO

ROMA – La Nazionale italiana di calcio testimonierà la propria solidarietà ai terremotati, disputando una partita in Abruzzo, con l’incasso devoluto alle opere di assistenza e ricostruzione. La Figc, informa un comunicato, sta già lavorando a questa iniziativa e si augura che la data utile possa essere quella del prossimo impegno internazionale degli Azzurri, sabato 6 giugno. Il presidente Abete ha dato disposizioni perché – d’intesa e in collaborazione con le autorità competenti – gli uffici della Figc verifichino nei prossimi giorni le condizioni ambientali, logistiche e organizzative per concordare la data più opportuna per una gara della Nazionale entro la fine dell’anno.

Anche lo sport paga il suo tragico tributo al sisma di lunedì notte. Oltre alla probabile morte del rugbista dell’Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, che risulta ancora tra i dispersi, non ce l’hanno fatta il giovane calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il giovane pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo) che era palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese.

Cini, studente universitario, è rimasto sotto le maceria della casa aquilana insieme alla fidanzata.  Il mediano Chiavaroli, 24 anni, invece è morto nella notte tra lunedì e martedì all’ospedale di Teramo per le ferite riportate durante il crollo della abitazione dove viveva a L’Aquila insieme alla fidanzata.  Chiavaroli – che all’Aquila frequentava la facoltà di Scienze Motorie – aveva un passato di giovane promessa nelle fila della Fiorentina e del Celano.

DE ROSSI: ORA NON DIMENTICHIAMOCI DI LORO ‘FERMARE CAMPIONATO? NON SO, MA QUESTO ERA UN MOTIVO PER FARLO’
“Il ricordo di questo dramma non può e non deve svanire in una settimana”. La tragedia del terremoto in Abruzzo toglie la voglia di parlare di calcio anche a Daniele De Rossi, che in altri momenti avrebbe vissuto questi giorni in attesa del derby concentrato e attento solo alla grande sfida di sabato. “In questi momenti – dice il centrocampista della Roma – è complicato e soprattutto fuori luogo parlare di calcio. Le immagini che vedo, il clima che si respira è surreale. Vedo scene da film, è la tragedia più vicina e più clamorosa che ricordi da quando sono nato, interi paesi e città devastate”. Forse, qualcuno gli fa notare, era il caso di sospendere il campionato. “Non lo so – risponde il vicecapitano giallorosso – so che se poteva esserci un motivo per farlo forse era proprio questo. Ma forse sarebbe stato solo un gesto, la cosa che conta é che in una settimana non può e non deve passare il ricordo di quello che sta succedendo”. Molti club hanno deciso di devolvere il ricavato dell’incasso delle gare proprio per le popolazioni colpite. “Questa è una cosa che deve decidere la Lazio – dice De Rossi – perché giochiamo in casa loro, io vorrei venisse fatto. Io so solo che la Roma su queste cose non si è mai tirata indietro e qualcosa farà e faremo, possibilmente però senza dirlo in sala stampa, senza pubblicizzarlo”.
fonte Ansa

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