La Vetrina dei giovani talenti: Pietro Iannazzo

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Negli anni 70 Scalea è stata fucina di grandi talenti calcistici. In quel decennio ed in quello successivo i vari Silvio Longobucco, vincitore di tre scudetti con la Juventus, Carmelo Bagnato e Carmelo La Torre, incantavano negli stadi della serie A. Oggi a distanza di quasi 30 anni un altro giovane talento scaleoto fa parlare di se. pietro-iannazzoSi tratta del giovanissimo Pietro Iannazzo, attaccante classe 90, promessa della Reggina Calcio. Il forte punteros amaranto è stato uno delle rivelazioni dell’ultimo torneo di Viareggio dove con i suoi gol è stato vice capocannoniere della manifestazione ed ha trascinato la sua squadra nei quarti di finale. Iannazzo è cresciuto nella scuola calcio Mediterranea del presidente Tenuta ed ancora ragazzino ha lasciato Scalea per trasferirsi a Reggio. Era la stagione 2003-04 quando appena tredicenne lasciava gli affetti più cari per cercare di sfondare come calciatore. I primi tempi a Reggio sono stati duri come ci conferma lo stesso Iannazzo: “All’inizio è stata dura, così piccolo stare lontano dalla famiglia e da casa e questo si sa non è semplice; poi con il passare del tempo mi sono ambientato ed abituato all’idea di stare lontano da casa. Adesso devo dire che va tutto alla grande ed a Reggio mi trovo molto bene”. Come tutti i ragazzi della sua età anche Iannazzo spera a breve di essere protagonista nel calcio che conta: “Per il futuro mi auguro il massimo ovvero di poter giocare ad alti livelli e fare bene nel mondo del calcio e perché no magari emulare le gesta dei miei concittadini che mi hanno preceduto alcuni decenni fa come per esempio Silvio Longobucco”. Il giovane attaccante scaleoto si è segnalato ai talent scout italiani al torneo di Viareggio dove ha incantato con le sue ripetute prodezze portando la Reggina ad un passo dalle magnifiche quattro: “A Viareggio ho vissuto una splendida esperienza insieme ai miei compagni e spero, a livello personale, che questo torneo possa rappresentare il mio trampolino di lancio verso il calcio che conta. Lì mi sono tolto diverse soddisfazioni anche se ho il grande rammarico di essere stati eliminati nei quarti ai calci di rigore dal Torino perché, a mio avviso, avremmo senz’altro meritato di andare avanti e poterci giocare il tutto per tutto in semifinale”. La primavera della Reggina non ha disputato solo un grande Viareggio ma anche in campionato sta facendo bene trovandosi al terzo posto nel girone e con un piede nelle fasi finali ed anche in questa competizione Iannazzo sta facendo benissimo: “La primavera – dice Iannazzo – sta giocando un ottimo calcio e si appresta ad approdare alle fasi finali per la vittoria del tricolore. Sinceramente dopo il Viareggio noi ci crediamo di poter arrivare il più avanti possibile visto che abbiamo un ottimo tecnico (Breda) e delle ottime individualità”. Breda è l’allenatore che sta valorizzando la punta scaleota ma Iannazzo ha parole di elogio per tutti i tecnici che lo hanno allenato: “Sto ricevendo tanto da mister Breda a cui devo la mia esplosione ma io devo tantissimo a tutti i tecnici che mi hanno allenato perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e se oggi ho raggiunto questo livello il merito va attribuito a tutti loro”. Il sogno di Iannazzo, così come quello di tutti gli altri ragazzi del settore giovanile è quello di esordire in prima squadra, magari già in questa stagione, per seguire per esempio le orme di Barillà: “Spero di poter esordire in prima squadra con la maglia della Reggina e di dimostrare a tutti di poter giocarmi  al massimi le mie carte”.
di: Luigi Fazio per Tsc

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