Lega Pro: quando la confusione regna sovrana

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In Lega Pro le speranze non muoiono mai, corrono dietro a regole mai definite, con i dirigenti della Lega e delle squadre che si divertono a cambiare, stracciare delle regole di continuo.

Oggi è il giorno della composizione dei gironi, è il giorno in cui si dovrebbe conoscere il destino di molte squadre ansiose di sapere quali saranno i propri avversari da qui a maggio; c’è un solo posto disponibile nel lotto delle squadre partecipanti e il regolamento parla chiaro: il posto di una società ripescata sarà preso dalla prima nella lista stilata dalla Lega Dilettanti dopo i playoff di giugno; quella società sarebbe dovuta essere il Sestri Levante  che quei playoff li ha vinti, ma la società si è chiamata fuori per motivi economici. C’è il Monopoli che si fregia del secondo posto e che, a suo tempo, aveva presentato domanda di ripescaggio, qualche tempo fa.

Il pallone della Lega Pro | Foto Web
Il pallone della Lega Pro | Foto Web

Nel Consiglio Federale dello scorso 4 agosto, il Presidente Carlo Tavecchio disse senza tema di smentita che la Lega Pro sarebbe stata a 54 squadre, con tre gironi da 18 squadre eludendo di fatto la norma delle Noif che fissava il format della Lega Pro a 60 squadre: era stato proprio il Consiglio Federale del 24 febbraio 2015 a stabilire che nel campionato 2015/16 non ci sarebbe potuta essere alcuna riduzione di organico. Su questa norma si stanno aggrappando molte società: Fondi, Viterbese, Seregno,Taranto, Grosseto e Sambenedettese; in effetti molti si aggrappano alla sentenza che dodici mesi fa diede ragione al Novara.

La squadra piemontese aveva come obiettivo il ripescaggio in B, ma la Lega di Serie B non voleva prenderla in considerazione, pensando di poter ridurre il numero delle squadre nel campionato. L’Alta Corte di Giustizia del Coni invece diede ragione alla società di De Salvo e la Lega di B fu costretta a ripristinare il campionato a 22 squadre. Poi ad trarne beneficio da questa situazione fu il Vicenza, ripescato al posto del Novara.

La situazione è molto ingarbugliata e complicata, con un campionato che deve cominciare al 5/6 settembre; si prospetta un altro finale di agosto caldissimo per la terza serie nazionale, l’ennesimo nel quale il caos regna sovrano.

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