Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

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Conferenza stampa con un pizzico di ottimismo in casa nerazzurra, dove il tecnico Leonardo parla della situazione infortunati senza fare drammi. Periodo senza dubbio sfortunato in casa Inter, quasi a ricalcare la prima parte della stagione, dopo l’infortunio di Cordoba (distorsione alla caviglia destra), di Ranocchia contro il Bayern (risentimento collaterale al ginocchio sinistro) e di Cambiasso (stiramento dell’adduttore) Leo corre ai ripari per la sfida contro la Samp reinventando la formazione, con gli uomini contati per ogni reparto.

Sui numerosi infortuni e sulla vecchia gestione Benitez Leo è parso infastidito: “Si tratta di un discorso lungo e io non ho la minima intenzione di dimostrare chi ha ragione e chi no. Posso solo dire che in questa stagione sono successe tante cose, è stata una stagione travagliata, ma capita a tantissime squadre. Quando c’è una stagione liscia, senza infortuni o altri problemi, riesci a raggiungere grandi obiettivi, quando invece ci sono dei problemi, si cerca di gestirli. Non voglio parlare del passato ma credo che tutto sia la conseguenza di tante cose. Certamente dal 29 dicembre, cioè dal primo giorno nel quale c’ero io, quello che è stato chiesto ai giocatori è stato tanto. Non so se sia una questione di preparazione o meno, ma sono convinto che lo sforzo richiesto a ogni giocatore è stato enorme”. Discorso che entra nello specifico parlando di Cambiasso, e degli altri indisponibili nell’immediato presente: “Cambiasso?Il suo rientro richiede più tempo, invece, Thiago Motta, Andrea Ranocchia e Ivan Cordoba sono più vicini al rientro”.

Chiuso il capitolo infortuni, c’è da affrontare il problema psicologico derivante dalla sconfitta contro il Bayern, poiché perdere una partita in quel modo può avere conseguenze sul livello del morale della squadra. Leo corre ai ripari, parlando di una sfida ancora aperta: “La sconfitta con il Bayern è stata decisa da un dettaglio, tecnicamente non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Sia in quella partita che in quella contro la Juve direi che si sono trovate di fronte due squadre che hanno giocato bene, e poi solo i dettagli, una palla che è entrata e una no hanno fatto la differenza. Ma la sfida coi tedeschi è ancora tutta aperta”.

A chi  gli avesse chiesto se questo fosse il periodo più difficile da quando è alla guida dell’Inter Leo risponde così: “Credo che il mio momento più complicato sia stato quando sono arrivato perché a gennaio dovevo capire ancora tutto, sull’ambiente, sulla squadra. Poi è andata bene soprattutto per merito dei giocatori”. Ultima analisi sulla partita di Champions per prendere le difese  e tranquillizzare Julio Cesar reo di essersi assunto tutta la responsabilità del risultato (ed esser tornato a casa a piedi dopo la partita): “Julio Cesar ha  un suo modo di reagire alla cose negative: anche prendersi tutta la colpa è un suo modo di fare. Credo che il giorno dopo abbia dimenticato tutto, e all’Inter ha dato così tanto che certo non gli si può imputare quell’errore”.

Chiuso il discorso Champions e infortuni, ci si tuffa inevitabilmente sul campionato e nell’immediato nella sfida contro la Sampdoria: “Il prossimo blocco di partite, le prossime tre o quattro, sarà molto importante e daranno delle risposte altrettanto importanti perché in questo periodo si determinano le squadre che saranno veramente in corsa per lo scudetto, anche se credo che questo campionato andrà così fino alla fine, saremo in lotta fino all’ultimo”. Parlando della sfida contro l’ex squadra di Pazzini il tecnico nerazzurro ha aggiunto: “Non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. Marassi è un campo difficile, il terreno non è dei migliori. Giocheremo contro una squadra che ha una buona base, nonostante le cessioni di Cassano e Pazzini. Giampaolo con noi si è inserito subito bene, domani sarà strano per lui, ma non credo che i tifosi lo fischieranno, anche se quando si vive il calcio come una emozione è difficile ipotizzare le reazioni”

Sulla sfida scudetto tra Milan e Napoli Leonardo esprime con il massimo della diplomazia il concetto che tra i due litiganti il terzo gode:“Milan-Napoli? Mi auguro un pareggio, ma comunque non sarà determinante. Di sicuro mi aspetto una bella partita”.

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