Massimiliano Pescatori, il pirata italiano pioniere dell’hold’em

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Lo chiamano pirata per l’insolita bandana con il tricolore italiano che indossa quando è seduto al tavolo ovale, il pirata è Massimiliano Pescatori.
Nato a Milano il 22 gennaio 1971.
La storia di Max ha davvero per molti aspetti il carattere della favola, gioca a carte già in età molto precoce, quella delle carte per il “Pesca” è una passione continua e costante, nel tempo libero gioca sempre a carte.

Dopo aver preso il diploma inizia a lavorare in un supermercato, la svolta della sua vita però arriva dopo un soggiorno a Las Vegas, qui, fulminato dall’incessante mole di gioco che viene prodotta in città, decide di trasferirsi dopo aver venduto l’auto e preso la liquidazione.
Il pirata però resiste alla tentazione di giocare i propri risparmi e investe in maniera fruttosa il proprio capitale iscrivendosi alla scuola per cropuier, in questo modo riesce ad entrare nei casinò di las vegas, dove lavorando ha la possibilita di imparare tutti i segreti delle carte e di studiare più specialita di gioco possibili.
A Las vegas, Max Pescatori ha l’appoggio di Walter Farina, il primo italiano a vincere un WSOP, e di Marco Traniello, e sua moglie Jennifer Harman, che gli permette di seguirlo in partite contro giocatori del calibro di Ivey e Brunson.

Max inizia a vincere in maniera costante, partendo dai primi 24 mila dollari conquistati con il primo posto del poker challenge del 2003; da quel momento continua a vincere con una frequenza impressionante, il suo anno d’oro però è il 2006: nella stessa sera in cui l’italia porta a casa il titolo mondiale, lui si porta via dal casinò 683 mila dollari dopo aver sbaragliato 1300 giocatori nell’evento da 2500$ del no limited holdem.
Dopo la vittoria alle World Series, Pescatori continua a vincere e fare piazzamenti “in the money” fino ad arrivare a bissare il successo del 2006 con un altro primo posto alle WSOP del 2008 quando porta a casa i 243 mila dollari messi in palio nel torneo da 2.500$ pot limited-holdem/omaha.

L’anno del secondo successo alle World Series è anche l’ultimo anno in cui Pescatori soggiorna negli States, infatti a Dicembre 2008 capisce che i tempi sono maturi per poter tornare in Italia facendo il proprio mestiere di poker players.

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