Moggi provoca “Pulvirenti doveva chiudere Rizzoli negli spogliatoi”

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Luciano Moggi
A Radio Kiss Kiss, Moggi lancia delle provocazioni © Giulio Piscitelli/Getty Images

La provocazione è stata lanciata. A farla è stato l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, sempre pronto a sentenziare quando ci sono decisioni arbitrali dubbie. “Se Pulvirenti avrebbe dovuto chiudere Rizzoli nello spogliatoio? Viste le cose, penso proprio di sì. E’ un caso più unico che raro”. Così ha risposto Big Luciano durante una trasmissione a Radio Kiss Kiss subito dopo la partita Catania-Juventus. D’altronde, si narra che il 6 novembre 2004 lo stesso Moggi rinchiuse nello spogliatoio l’arbitro Paparesta, nel dopo gara di Reggina-Juventus finita con la vittoria per 2-1 per i calabresi. Non certo una novità per lui. Storie di scandali all’italiana che non conoscono una fine.

LUCIANO MOGGI – Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, l’ex dirigente bianconero non ha peli sulla lingua, accusando l’insufficiente classe arbitrale, protagonista in questo inizio di stagione di errori importanti che alla lunga potrebbero compromettere la corsa allo scudetto. Moggi approfitta della situazione per difendersi contro le accuse lanciate nel periodo di calciopoli “chi nel 2006 parlava di Moggi, dovrebbe mangiarsi le mani vedendo cosa sta succedendo. Gli errori degli arbitri sono aumentati in maniera esponenziale”. Non ha tutti i torti, visto che gli errori continuano ad esserci anche senza di lui. Resta da valutare fin quanto siano in buona fede.

Luciano Moggi
A Radio Kiss Kiss, Moggi lancia delle provocazioni © Giulio Piscitelli/Getty Images

LA PROVOCAZIONE – Ha lasciato tutti esterrefatti la pesante provocazione post Catania-Juventus. Proprio lui, protagonista in Reggina-Juventus della stagione 2004-2005, quando i bianconeri persero 2-1 e a fine partita scese fino allo spogliatoio dell’arbitro Paparesta per accusarlo di aver fatto perdere volontariamente la partita alla sua squadra, negandogli anche un gol solare (sempre secondo l’ex dg juventino). A fine discussione, chiuse a chiave lo spogliatoio della terza arbitrale, lasciandoli li dentro. Dopo otto anni circa, ha consigliato al presidente catanese di comportarsi esattamente come fece lui a Reggio Calabria, con il rischio però, di passare dalla parte della ragione a quella del torto.

Luciano Moggi quando apre bocca, riesce a catturare su di se tutti i media. Le sue provocazioni, le sue accuse, le sue dichiarazioni accendono spesso dibattiti. L’ultima uscita, sicuramente non è delle più felici, visto che il calcio italiano ha bisogno di stemperare gli animi davanti a queste situazioni.

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