Moggi querela le Iene nell’ambito del dossier Baldini

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luciano moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

Nella torbida vicenda del falso dossier ai danni del dirigente della Roma Baldini, entra in scivolata Luciano Moggi. L’ex direttore tecnico della Juventus è intenzionato a querelare Paolo Calabresi delle Iene, nota trasmissione serale di Italia Uno. L’attore avrebbe citato il nome di Moggi nell’ambito della truffa tentata contro la società capitolina, per via di un “insolito” incontro richiesto dall’ex bianconero nei giorni in cui lo stesso Calabresi stava realizzando i filmati decisivi che avrebbero svelato l’inganno perpetrato nei confronti di Baldini e Mauro Baldissoni, consigliere d’amministrazione della Roma.

Cerchiamo di ripercorrere le tappe che hanno poi portato Moggi ad intraprendere un’azione legale per diffamazione contro Paolo Calabresi.

MASSONE – Nell’ultimo periodo va di moda la parola massone, come se fosse diventato sport nazionale affibbiare a qualcuno l’etichetta di maestro venerabile o semplicemente massone. Ovviamente più la persona è importante maggiore è la resa dello scoop in termini economici. E’ quello che hanno fatto due presentatori radiofonici, Roberto Renga e Giuseppe Lomonaco, attualmente indagati dalla procura della Repubblica. Secondo quanto dichiarato dalla “iena” Calabresi, Renga lo avrebbe avvicinato chiedendogli se fosse interessato ad una storia di massoneria, che aveva come attore principale il direttore dell’area tecnica della Roma Franco Baldini. Calabresi, d’accordo con i propri capi, organizzò un successivo incontro, durante il quale Renga mostra all’attore documenti e sms che proverebbero l’appartenenza alla massoneria di Baldini, segnalando come fonte la Digos. Tesi confermata dal collega di Renga, Giuseppe Lomonaco.

MARCIA INDIETRO – A questo punto però si verifica la clamorosa marcia indietro dello stesso Lomonaco, appena quest’ultimo si accorge che Calabresi in realtà stava filmando il tutto con una telecamera nascosta. Una retromarcia repentina che ha fatto cadere il castello di accuse false nei confronti della nuova dirigenza giallorossa, e che ha convinto la stessa “iena” a denunciare il fatto.

luciano moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

MOGGI – Tra massoni, sms, documenti e leggende metropolitane ecco che spunta il nome di Luciano Moggi. Perché? Sempre Calabresi racconta di aver ricevuto una “strana” chiamata dall’ex dirigente della Juventus. In che senso strana? L’attore non si è ancora spiegato il motivo della telefonata, sopratutto perché Moggi non l’aveva mai cercato. L’unico incontro fra i due c’era stato nel 2007, quando Calabresi fece uno scherzo all’ex bianconero travestendosi da cardinale. Inoltre destò stupore agli occhi di Calabresi l’arco temporale in cui ricevette la telefonata, ovvero negli stessi giorni in cui era stato dal presentatore radiofonico Roberto Renga.

QUERELA – Alla telefonata seguì poi un incontro nello studio legale di uno dei due avvocati di Moggi. Anche in questo caso Calabresi si domandò il motivo per il quale Moggi l’avesse voluto ricevere, sopratutto il perché della presenza dei suoi legali. La “iena” afferma che l’ex dirigente sportivo non ha accennato in alcun modo alla vicenda relativa al falso dossier nei confronti di Baldini, e sempre lo stesso Calabresi si è detto sorpreso per la domanda rivoltagli da Moggi in merito al suo figlio più giovane, che milita nelle giovanili della Roma. L’attore ha infine espresso i propri dubbi riguardo il comportamento di Moggi, insinuando un presunto coinvolgimento dello stesso ex bianconero nella vicenda Baldini. Di conseguenza Moggi ha chiesto ai suoi avvocati di intraprendere le vie legali nei confronti di Calabresi. Come andrà a finire?

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