Mondiali di basket, l’Italia non parteciperà

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Mondiale di basket, l'Italia dice no | © Paolo Bruno/Getty Images

Pagare per partecipare al Mondiale? No, grazie. A dirlo, con grande fermezza, è stato il presidente della FIP Gianni Petrucci, riferendosi ai Mondiali di basket in programma per il prossimo mese di Giugno in Spagna ai quali la Nazionale italiana non parteciperà. Il presidente Petrucci, infatti, ha rifiutato di pagare la somma richiesta per la partecipazione ai Mondiali di basket, pari a un milione di franchi. La questione è la seguente: la Nazionale Italiana ha ben figurato nella prima fase dell’europeo in Slovenia con un’ottima fase a gironi ma, poi, nelle sfide dirette ha subito un forte calo di rendimento che le è costato la qualificazione al mondiale e l’ottavo posto europeo.

Per questo, piuttosto che “sborsare” la pesante cifra per l’acquisto di una delle wild card disponibili per la partecipazione ai Mondiali di basket, la federazione italiana pallacanestro ha deciso di rinunciare all’appuntamento iridato. Le reazioni in merito sono state, ovviamente, molto forti e  contrastanti tra loro.

Da un lato, chi ha appoggiato la posizione del presidente Gianni Petrucci sottolineando che sia concettualmente giusto, anche in linea di principio, non accettare di pagare per partecipare ad una competizione sportiva.

Mondiale di basket, l'Italia dice no | © Paolo Bruno/Getty Images
Mondiale di basket, l’Italia dice no | © Paolo Bruno/Getty Images

Dall’altro lato, invece, alcuni hanno protestato perchè delusi dalla non partecipazione della Nazionale ad un appuntamento così importante come i Mondiali di basket, soprattutto perchè avrebbe potuto essere occasione di riscatto dopo la cocente delusione della sconfitta contro la Serbia che ha relegato la Nazionale di basket all’ottavo posto tra le nazionali europee, non mancando di sottolineare che – se si fosse trattato dalla mancata partecipazione dell’Italia ai Mondiali di calcio – ci sarebbe stata una vera e propria sollevazione popolare ad impedire una simile decisione.

C’è, poi, da considerare un altro aspetto di rilievo: sarà in grado la Federazione di adoperare quel milione risparmiato per investirlo in maniera proficua al fine di risollevare le sorti di questo sport in Italia? Oppure si sarà trattato di un sacrificio, alla fine dei conti, inutile?

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