MotoGP, le pagelle del GP della Comunità Valenciana

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Ecco le pagelle del Gran Premio della Comunità Valenciana, ultima tappa del Mondiale MotoGP appena conclusosi che ha incoronato Campione del Mondo per la seconda volta nella classe regina il pilota maiorchino Jorge Lorenzo. Il pilota della Yamaha, già laureatosi Campione nello scorso Gp d’Australia a Phillip Island, è caduto nel tentativo di doppiare Ellison finendo sul tratto di pista umido e perdendo il controllo della sua moto sebbene abbia provato tenacemente a domarla, lasciando così campo libero a Daniel Pedrosa che conclude il suo campionato con ben 7 vittorie all’attivo e una lotta per il Mondiale sfumata due settimane prima per la caduta al secondo giro in Australia. Nonostante ciò si è visto il miglior Pedrosa e la sua annata non può che considerarsi ottima, considerando il fatto che nelle ultime 8 gare ha conquistato 6 vittorie, lasciandosi alle spalle i rivali dominando gara dopo gara, ma purtroppo non è bastato per agganciare (o quantomeno sperare fino all’ultimo)  un Lorenzo che ha saputo gestire il suo vantaggio accumulato nella prima parte di stagione che è risultato poi decisivo nel rush finale del campionato.

Lorenzo 5: E’ l’unico a montare le gomme da asciutto in griglia, scelta che lo favorisce nei primi giri in quanto la pista si asciuga col passare del tempo a discapito di chi ha montato gomme da bagnato. Si ritrova in testa al quarto giro dopo aver superato un sorprendente Espargaro, ma getta al vento una possibile vittoria in scioltezza osando un pò troppo su un doppiaggio ad Ellison finendo sul tratto umido della pista con conseguente high-side per cuori forti ma per fortuna senza conseguenze. In ginocchio sulla ghiaia vede Pedrosa sopravanzarlo involato verso una facile vittoria; poco male, i giochi sono chiusi da ormai due settimane.

Pedrosa 9: Un nove per la gara disputata, seppur con qualche rischio di troppo, un nove anche per la coraggiosa scelta di rientrare ai box durante il giro di ricognizione per cambiare la moto. Quasi perfetto, da dieci, per la seconda parte di stagione nella quale si è dimostrato tenace e agguerrito dando del filo da torcere a Lorenzo; purtroppo per lui la caduta in Australia, quando si trovava al comando della corsa,  gli ha compromesso la grande rimonta che lo avrebbe potuto consacrare Campione nella classe regina, titolo che non ha ancora vinto ma che ha dimostrato di voler conquistare per potersi così affermare tra i grandi della MotoGP. Il talento non si discute, la moto è attualmente la più forte, sta a lui migliorare ed avere più costanza di rendimento (talvolta compromessa dai ripetuti infortuni), cosa che finora in carriera gli è mancata, e non poco…

Stoner 8: Si congeda dal mondo delle corse con un podio e una gara tutto sommato tranquilla senza prendere eccessivi rischi su un asfalto pazzerello con una caviglia in disordine altrimenti, molto probabilmente, sull’asciutto avremmo visto lo Stoner arrembante di sempre. Non è stato un anno molto fortunato per l’australiano, forse si è lasciato anche un pò andare dopo l’annuncio shock del suo ritiro a fine stagione, ma ha comunque regalato sprazzi di guida di un talento purissimo che mancheranno moltissimo al Motomondiale e ai suoi appassionati. Si dedicherà d’ora in poi alla famiglia lasciando il posto a Marc Marquez, quello che in Honda sperano diventi lo Stoner del futuro.

Rossi 4: La disastrosa gara di Valencia rispecchia totalmente l’esperienza infelice vissuta nei suoi due anni in Ducati, nei quali ha conquistato soltanto tre podi e mai una vittoria. Il connubbio tutto italiano non ha funzionato per niente, nonostante il tanto lavoro effettuato da ingegneri e pilota che hanno cercato (senza esito) una drastica evoluzione di una moto mai convincente e poco affidabile. Durante la gara valenciana sembrava avere un buon passo sia sull’asciutto che sul bagnato, tanto che nei primi giri si trovava a ridosso del leader Espargaro e poteva sperare nella prima vittoria con la casa bolognese. Ma l’illusione è durata ben poco, finendo anche doppiato dai piloti di testa, concludendo la stagione come peggio non poteva. Ha già voltato pagina il Dottore, tuffatosi nella sua “nuova” esperienza in Yamaha che tante soddisfazioni ha dato al pilota di Tavullia. Da martedì sarà di nuovo in sella sul circuito spagnolo per provare la nuova moto, nella speranza di poter lottare per il titolo già nella prossima stagione e dare filo da torcere al suo nuovo-vecchio compagno Jorge Lorenzo.

Dovizioso 6: Non aveva nulla da perdere ormai sicuro del quarto posto nella classifica iridata, protagonista di una stagione al di sopra delle aspettative con la sua Yamaha Tech 3 che dalla prossima stagione non sarà più sua. Ha mostrato grandi doti con una moto che non era da titolo, ma ha dato sempre il meglio di sè in ogni Gp, finendo spesso a ridosso dei primi e soprattutto davanti al compagno di squadra. Volta pagina anche lui facendo il percorso inverso di Valentino Rossi: ci auguriamo non con gli stessi risultati…

Marquez 10 e lode: Strepitosa la sua vittoria nel Mondiale Moto2, encomiabile la sua gara ieri a Valencia, dove è partito ultimo per poi sfoderare una rimonta che ha dell’incredibile sull’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta prima della gara. Ma per lui è tutto facile, danza su quella moto che è un piacere vederlo, si prende caparbiemente la prima posizione andando a vincere il suo ultimo Gp in Moto2 presentandosi con questa performance ai prossimi rivali della MotoGP. Ha talento da vendere il 19enne spagnolo, una classe cristallina che in pochi hanno. C’è molta curiosita di vederlo all’opera al fianco di Pedrosa il prossimo anno nel Team Honda Hrc.

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