Motomondiale:è crisi!

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Le risposte della FIM non sono violente quanto la crisi

Da qualche parte bisognava pur cominciare a tagliare, limare, risparmiare, per ridare fiato al motomondiale. Il fatto è che le decisioni prese e rese pubbliche dalla Grand Prix Commission sono un passo, ma non sono risolutive, non come forse ci si aspettava. O meglio, ci lasciano sospettare che il compito di Ezpeleta  che prova a metterli tutti d’accordo stavolta sarà tostissimo e lunghissimo. Le parti in gioco sono così tante e così diverse per estrazione professionale e competenze  che nemmeno la violenza di questa crisi li mette d’accordo alla svelta. Non è ancora abbastanza violenta la risposta. Servono ottimismo e fiducia nei confronti di chi la crisi la deve maneggiare, sì,  ma permetteteci qualche perplessità.

Saranno di sicuro fonte di grande risparmio (meno chilometri= più vita ai motori)  l’eliminazione di un turno di libere il venerdì mattina e l’accorciamento di altri turni di prova. Grazie a Dio. Ci resta però da capire perchè a quel punto non sia stato tagliato l’intero venerdì. Una tutela per i piloti meno esperti? Va bene, ma questa è la MotoGP.

Si risparmierà molto utilizzando da Brno in poi 5 motori invece che 8. Però ci chiediamo come. Abbasseranno tutti soltanto il numero dei giri o riprogetteranno i motori di qui ad agosto? E saranno poi quelli che verranno buoni dal 2010 in poi?

Le voci tecniche che riguardano i materiali ceramici nei freni e le sospensioni elettroniche sono solo misure preventive, giacchè nel mondiale non se ne è mai vista traccia. Ok. Ma  il  launch control, che è stato abolito, non era una voce di spesa solo virtuale? Non rientrava in un pacchetto di software già elaborati e poco invasivi sul piano economico? C’è solo una risposta ipotizzabile: l’eliminazione de launch control è il primo passo, vellutato ma vero,  verso la riduzione auspicata e più ampia dell’elettronica

Il calendario in compenso continua a contemplare spostamenti economicamente impegnativi. Non ha un gran senso  andare in Qatar a provare, poi tornare in Spagna per poi tornare in Qatar. Il tutto nel giro di un mese.  E’ provando a ragionare da team manager che ci chiediamo anche come mai le due gare americane non siano consecutive nel calendario. E perchè tra il Portogallo e Valencia ci sia la trasferta in Malesia ed Australia.

Perchè non c’è un cenno,  il benchè minimo,  alle classi minori?  La 250 (che virerà sì verso il risparmio con la Moto2)  è spopolata e tra una moto standard e una moto ufficiale ci sono differenze di costo alluncinanti (un’Aprilia standard 85.000 euro, una ufficiale 750.000)

E’ dura stravolgere un piano complesso come quello del motomondiale. Però stavolta si vince solo se si ha coraggio.

fonte: Guido Meda su sportmediaset

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