De Laurentiis punta su Insigne per il dopo Lavezzi

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Lorenzo Insigne | © Getty Images

Come in un film, uno dei più riusciti e ben scritti, domenica sera l’avventura di Aurelio De Laurentiis alla presidenza del Napoli ha avuto un risvolto da incorniciare, raggiungendo un traguardo importante e desiderato, una vittoria che la città partenopea bramava da troppo tempo, una Coppa da alzare al cielo, una nottata dedicata ai festeggiamenti, che facesse rivivere i fasti di un tempo, di un epoca lontana e spesso rimpianta. Il presidente Aurelio De Laurentiis è stato l’artefice di tutto questo, ha creduto fortemente nel suo progetto, ha portato avanti i valori della napoletanità e della valorizzazione dei suoi aspetti peculiari, per dimostrare al mondo intero che il prodotto Napoli può essere un investimento redditizio, ma anche molto di più, regalando un sogno alla sua città che, ora, lo ama ancora di più.

Parla del risultato raggiunto ma non solo, il presidente produttore, che da uomo d’affari navigato guarda già al futuro, alle prospettive della società e della squadra. In ottica mercato in uscita, ad esempio, la questione più importante e delicata riguarda il Pocho Lavezzi, in bilico fra la commozione del saluto e la volontà di voltare pagina, calandosi in una realtà diversa che, probabilmente, sarà oltralpe, nel Paris Saint Germain di Ancelotti e Leonardo che, allo stato dei fatti, sembra essere l’unico club in grado di versare la clausola rescissoria nelle casse del club partonopeo: 30,8 milioni di euro, all’incirca.

De Laurentiis, dunque, non si lascia abbattere dalla nostalgia per un addio sempre più vicino, e punta dritto ad individuare il successore dell’argentino. Un giovane, naturalmente, che possa garantire al Napoli un futuro importante ed al quale il Napoli possa offrire il giusto spazio e l’adeguata visibilità, com’è giusto che sia: sarà il giovane Insigne il successore designato di Lavezzi, e sarà lui la pagina nuova del club azzurro. “A me piace Insigne perché e un uomo squadra, lui e suo fratello stanno facendo benissimo, avete visto? E allora che facciamo? Li riportiamo a Napoli per non farli mai giocare perché gioca sempre il Pocho Lavezzi? I giovani devono giocare”.

Lorenzo Insigne | © Getty Images

Parole chiare, dirette e mirate, per far capire al giovane gioiellino del Pescara di Zeman la volontà del club di puntare su di lui, per valorizzarlo al meglio, in campo, perchè “solo chi gioca può migliorare e crescere facendo esperienza e nel Napoli potrà farlo, perchè con gli impegni europei serve un organico meno ridotto. In questo organico Insigne ci può stare bene”.

Ecco perchè, nonostante ci siano molte società interessate essendo disposte anche a rilevarlo “in toto” (anche dall’Inghilterra e dalla Francia, ndr) ed altrettante interessate ad un eventuale prestito (su tutte Chievo e Atalanta, ndr) il procuratore del calciatore, Fabio Andreotti, finora ha sempre sottolineato la volontà del calciatore di “rimanere legato al Napoli, che lo detiene in comproprietà”.

Lorenzo Insigne, dunque, secondo il presidente partenopeo è già maturo e può essere lanciato nei prossimi impegni di Europa League del Napoli, invertendo la rotta rispetto all’impostazione gestionale di Walter Mazzarri, che finora ha sempre dato maggior spazio ai senatori piuttosto che ai giovani, ritenendo che – prima di esser lanciati – debbano avere le spalle larghe e la necessaria esperienza, soprattutto per poter giocare in una piazza particolarmente calda ed ambiziosa come quella napoletana.

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