Nicchi elogia Tagliavento, “il migliore”. Fermato Romagnoli

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paolo tagliavento | © Valerio Pennicino/Getty Images

Quando Milan-Juventus sembrava ormai ai titoli di coda, Nicchi scrive un nuovo capitolo del film che ha appassionato e diviso l’Italia negli ultimi giorni. Il presidente dell’Aia celebra Tagliavento, difendendolo a spada tratta nonostante le critiche piovutegli addosso per l’operato nel big match di San Siro.

Destino non esattamente uguale invece per Romagnoli, l’assistente dell’arbitro nato a Terni nel ’72, al quale verrà assegnato un riposo forzato nelle prossime gare di campionato.

Il numero uno dei fischietti italiani pare incarnare al meglio il proverbiale “divide e impera”, e presto riceverà una laurea honoris causa per la prima azione.

paolo tagliavento | © Valerio Pennicino/Getty Images

CELEBRAZIONE – Forse Nicchi non ha tutti i torti nell’affermare che Tagliavento è attualmente il miglior arbitro italiano, ma poteva scegliere una tempistica leggermente diversa per celebrare la bravura del fischietto umbro. Sono passati soltanto quattro giorni dalla sfida del Meazza, capace di alimentare ancora polemiche sulle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi e i media nazionali. L’errore sul gol-fantasma di Muntari non è da attribuire in prima persona a Tagliavento, che negli attimi successivi aveva assegnato la rete al Milan, salvo poi cambiare la decisione a causa dell’errata segnalazione dell’assistente Romagnoli. Ciò non toglie che l’episodio occorso nel primo tempo sia destinato a rimanere negli annali della storia del calcio, al quale verrà automaticamente associato il nome di Tagliavento.

PAUSA DI RIFLESSIONE – L’operato di Romagnoli invece non è passato inosservato agli occhi di Nicchi, il quale ha già espresso l’intenzione di fermare il guardalinee per un periodo di tempo non meglio precisato. E’ certa la sua assenza nella prossima giornata di campionato, ma il presidente dell’Aia non ha quantificato in termini di settimane allo stop a cui Romagnoli a cui l’assistente di Tagliavento dovrà sottostare. Si potrebbe ipotizzare una pausa di riflessione di 3 giornate, anche perché il guardalinee è recidivo dopo il clamoroso errore sempre ai danni del Milan in occasione della sfida di quest’anno all’Artemio Franchi, quando segnalò un fuorigioco inesistente all’olandese Clarence Seedorf, impedendo così ai rossoneri di vincere contro la Fiorentina.

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