Paolo Cannavaro “voglio diventare una bandiera del Napoli”

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Per Paolo Cannavaro, capitano del Napoli, la prossima sfida con il Genoa è una tappa essenziale nello sprint finale, per assicurarsi un posto in Champions league dalla porta principale, coronando al meglio la stagione fin qui brillantemente condotta.

Una partita particolare,  fra due squadre le cui tifoserie sono gemellate, a suggellare l’unione di due città di mare, una al Nord l’altra al Sud, ma accomunate dal calore calcistico. Gemellaggio a parte, però, gli azzurri non devono nè vogliono perdere di vista la concentrazione necessaria per raggiungere l’ obiettivo stagionale. “Abbiamo fatto meglio di una concorrenza di valore costituita da Roma e Juve. Diciamo che altri hanno fallito e noi ne abbiamo approfittato, centrare la Champions sarebbe straordinario per i nostri tifosi che per anni hanno sofferto molto “.

Il match con il Genoa è ancora più importante per Paolo Cannavaro, perche allo stadio Marassi è associato un ricordo che il capitano napoletano definisce indelebile, ossia la promozione in serie A di entrambe le squadre nel campionato 2006/2007. Un ricordo dolcissimo, che diventa ancor più importante poichè permette di capire quanta strada, da allora, è stata già percorsa dal Napoli, con un progetto serio e molto lungimirante, con una società solida alle spalle, con talenti scoperti e rilanciati, sudamericani ma non solo.

Il capitano, dopo aver scontato la squalifica che lo ha costretto a soffrire dall’ esterno per la sconfitta di Palermo, è pronto adesso a ritornare, così come ritornerà anche il principale valore aggiunto di questa squadra, il Pocho Lavezzi.

Un talento straordinario, quello dell’argentino, che il suo capitano vuole elogiare apertamente: “Il Pocho è la nostra marcia in più, perchè se la partita si mette male, lui riesce a trovare la giocata per spaccare la difesa avversaria”. A proposito di attaccanti, inoltre, nella partita con il Genoa Paolo Cannavaro si troverà di fronte al napoletanissmo Antonio Floro Flores, ex gicatore azzurro, al centro di alcuni giochi di comproprietà che dovrebbero portarlo ad una riconferma in maglia Genoana anche per la prossima stagione, molto apprezzato da un altro illustre Napoletano, ossia il presidente Enrico Preziosi.

Questioni di mercato a parte, però, Paolo Cannavaro vuole ricordare anche il valore  tecnico dell’amico Floro Flores: “Antonio è un amico. Con lui ho un ottimo rapporto, siamo cresciuti a poche centinaia di metri di distanza e non perdiamo occasione per giocare a calcetto insieme. Stavolta, però, è un avversario e poi con il Genoa l’anno scorso io ho preso una traversa, magari stavolta andrà meglio…”

Infine, un pensiero rivolto al futuro, prossimo e lontano, che per capitan Paolo Cannavaro, dopo aver girovagato per l’Italia, da Parma a Verona, significa solo Vesuvio, pizza, sole e mare, ossia Napoli. Giocare nella squadra della propria città, del proprio cuore, per cui si tifava da bambini è un orgoglio speciale, non paragonabile a null’ altro.

Ecco perchè, Paolo Cannavaro vuol diventare la bandiera del Napoli, divenendo un “Capitano perfetto”: “Ho un legame fortissimo con la città e la mia intenzione è diventare la bandiera di questa società. Ora la maglia azzurra è ambita da molti giocatori, mentre fino a poco tempo fa molti calciatori storcevano il naso”.

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