Parma – Inter 3-1. I nerazzurri dicono addio alla Champions

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Disperazione Milito © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

Un Parma formato super spegne le speranze di qualificazione Champions dell’Inter centrando il quinto successo di fila. Il gol di Sneijder nel primo tempo aveva illuso i lombardi ma nella ripresa Marques, Giovinco e Biabiany capovolgono il risultato e mettono la parola fine ad una gara intensa e ricca di occasioni da rete da ambedue le parti. Il Parma comincia subito bene, ma l’Inter chiude ogni varco e in contropiede è micidiale come al 13’ quando Stankovic in area di rigore pesca Snejider il quale tutto solo non sbaglia insaccando alle spalle di Pavarini.

Il gol però non cambia di moto la partita con i gialloblù che continuano a spingere, specie con l’ex di turno Biabiany e con Giovinco, ma non riescono mai a bucare la difesa nerazzurra che però sul finire di frazione perde Nagatomo per una ginocchiatao al volto, involontaria, subita da Jonathan. In campo Faraoni al suo posto. Nella ripresa il Parma è letteralmente scatenato. Merito, soprattutto, di un Giovinco già in formato Europeo. L’Inter comincia a traballare e dopo 8’ crolla: Lucio, pressato dalla formica atomica, perde palla e per Marques è un gioco da ragazzi siglare la rete del pareggio.

Disperazione Milito © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

Ma non è finita qui: l’impeto degli emiliani sfocia in gol appena un minuto dopo con Galloppa che pesca il solito Giovinco il quale sul filo del fuorigioco taglia in due la difesa ospite e nonostante si decentri al momento del controllo palla riesce comunque a siglare il 2 a 1. Stramaccioni cosi le tenta tutte: dentro due punte, Zarate e Pazzini, fuori Stankovic ed Alvarez. E capita proprio all’ex attaccante della Sampdoria la palla del possibile pareggio ma da posizione leggermente decentrata, al limite dell’area piccola, spara altissimo sopra la traversa.

In proiezione offensiva la formazione nerazzurra le tenta tutte, ma Zarate, Sneijder e Lucio difettano di mira. Cosa che non fa Biabiany quando parte in contropiede, salta prima Julio Cesar e poi Samuel insaccando a porta vuota. Un’occasione per parte negli istanti finali: prima Valdes manca il poker poi Milito viene fermato sulla linea da Lucarelli. Al Tardini dunque si spengono i sogni di gloria interisti.

Le pagelle di Parma Inter:
Giovinco 8: Se nel primo tempo non convince molto, nella ripresa è una furia. Gol, assist e giocate di alta classe. Per la gioia di Donadoni. E di Prandelli.
Biabiany 7: Non solo realizza il classico gol dell’ex, ma disputa anche un match generoso senza risparmiarsi.
Marques 7: Bravo a sbloccare il punteggio, ma è sempre tra i più attivi della sua squadra.
Sneijder 6,5: Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio dei suoi. Il gol di inizio gara da speranza, ma durerà meno di un’ora.
Samuel 4,5: Inguardabile nella ripresa. Si addormenta sul 2 a 1 di Giovinco, fa peggio sul 3 a 1 di Biabiany.
Lucio 4,5: Dal suo errore comincia la rimonta del Parma. Ancora una volta dimostra troppa leggerezza.

Il tabellino di Parma Inter:
PARMA (3-5-2): Pavarini 6,5; Zaccardo 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6,5; Jonathan 6,5, Valiani 6 (32′ st Santacroce sv), Valdes 7, Galloppa 6,5, Biabiany 7; Marques 7 (19′ st Okaka 5,5), Giovinco 8. In panchina: Gallinetta, Modesto, Musacci, Morrone, Palladino. Allenatore: Donadoni 7
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 5,5; Maicon 5,5, Lucio 4,5, Samuel 4,5, Nagatomo 6 (1′ st Faraoni 5,5); Cambiasso 5, Stankovic 5,5 (14’st Zarate 5,5), Obi 5,5; Alvarez 5,5 (27′ st Pazzini 5), Sneijder 6,5; Milito 5,5. In panchina: Castellazzi, Ranocchia, Poli, Duncan. Allenatore: Stramaccioni 5,5

Il video di Parma Inter:
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1 COMMENTO

  1. Quando l’inter vinceva, i titoloni, su certi “giornali”, si sprecavano. Moratti, stava per fare una statua a Stramaccioni, nel cuore di Milano. Sempre Moratti, dopo un lungo silenzio, era uscito allo scoperto e riprendere a dire cazzate. Ora, rischia di restare fuori dall’Europa e di tornare nella sua vera identità. E’ questo il premio che merita, lui, Zanetti e compagni.
    Non gli resta che preparare il “biscotto” per la prossima partita.

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