Pato incontra Galliani domani, i possibili scenari

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Alexandre Pato in contra Galliani con il suo procuratore Gilmar Veloz. Sarà addio? | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

Dopo la vittoria di ieri contro la Juventus, il Milan è pronto ad affrontare la grana Pato. Martedì è previsto il vertice tra il calciatore e Adriano Galliani. Sarà presente anche il procuratore del numero 9 rossonero, Gilmar Veloz. In agenda il futuro del Papero a Milanello, messo in serio dubbio nella notte di Bruxelles. Le parole di Pato, oltre a rappresentare una nota stonata in un momento positivo per il club di via Turati, hanno il sinistro sapore dell’addio. Da valutare se si tratti di un addio definitivo o meno, dal momento che appare difficile pensare a un Milan pronto a cedere l’intero cartellino del brasiliano. Alexandre Pato incontra Galliani, inizia la resa dei conti tra il carioca ed il Milan. L’ipotesi più probabile resta comunque il prestito in Brasile.

IL PROGETTO– La parola chiave, il tormentone che pervade gli antri di Milanello è “progetto”. Un progetto giovane, da realizzare nel giro di due-tre anni, e che ha come fine il ritorno al successo in campo nazionale. Le basi di questo progetto sono già presenti a Milano, e sono estremamente chiare a tutti. Fra queste Stephan El Shaarawy recita il ruolo di protagonista assoluto, il vero fiore all’occhiello della squadra allenata da Allegri. Ma Berlusconi ha ripetuto più volte che il “progetto” non si basa soltanto su di un unico elemento. Come sottolineato anche nella giornata di sabato, i tre uomini su cui rifondare il Milan sono quelli di Bojan, Pato e appunto il Faraone. Già, Pato, il fuoriclasse arrivato all’età di 18 anni e che fino a 2 anni e mezzo fa sembrava potesse spaccare il mondo, prima che gli infortuni prendessero il sopravvento.

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Alexandre Pato in contra Galliani con il suo procuratore Gilmar Veloz. Sarà addio? | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

LA CURA– Su un punto siamo tutti d’accordo, Pato vuole giocare. Il voler essere sul terreno da gioco a tutti i costi non significa lasciare su due piedi il Milan e un club che comunque ha sempre avuto fiducia totale in lui. Voler giocare significa anche cogliere l’opportunità di un prestito, magari in Brasile (Corinthians?) oppure anche in Spagna (sì, ma in quale squadra?), nazioni dove possa avere quella tranquillità che il campionato di Serie A non riesce a trasmettergli, recuperando così una forma fisica ottimale per poi tornare in Europa rigenerato. Se lo augurano i tifosi, se lo augura il Milan, se lo augura lo stesso Pato.

HA MERCATO? – Il prestito è una soluzione sotto tutti i punti di vista abbastanza razionale e logica. Chi infatti spenderebbe anche un solo euro per un calciatore sempre fermo ai box? Francamente nessuno, nemmeno quei club che hanno soldi da buttare (vedi Paris Saint Germain, vedi Manchester City). Lo sanno bene in Via Turati, lo capisce altrettanto bene Alexandre Pato, così come il suo procuratore. Appuntamento quindi a domani, quando verosimilmente Gilmar Veloz proporrà un prestito in Brasile per il proprio assistito. Un prestito adesso per tornare più forte di prima, o almeno quanto lo era prima.

Federico Pisanu

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