Platini vara la maxi Champions League

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Michel Platini © KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images

Le competizioni Europee per club, così come sono attualmente disegnate, dal 2016 potrebbero non esistere più: secondo quanto riportato dall’edizione on line della Bild, il famoso quotidiano tedesco, sembra che il presidente dell’Uefa Michel Platini stia studiando una soluzione alternativa, che possa eliminare l’Europa League, ed allargare la Champions League a ben 64 squadre. La ratio dell’iniziativa che potrebbe condurre, dunque, alla nascita della “Maxi Champions League” pare esser connessa allo scarso seguito attorno alla coppa minore, l’Europa League, cui approdano solitamente squadre di seconda fascia, oltre che le eliminate dalla Champions e, che inevitabilmente, viene snobbata – in particolar modo dalle compagini italiane – anche perchè garantisce introiti ridotti rispetto a quelli della “sorella maggiore”.

Michel Platini © KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images

Inoltre, l’iniziativa allo studio, con l’ampliamento del numero di partecipanti, garantirebbe l’ingresso anche a squadre appartenenti a Paesi “emergenti” dal punto di vista calcistico, in particolar modo quelli dell’Est Europa, come Lettonia, Slovacchia, Polonia, e contestualmente allargherebbe a sei il numero di partecipanti dai Paesi “maggiori”, ossia Italia, Germania, Inghilterra e Spagna. Le motivazioni di una particolare attenzione nei confronti dei Paesi emergenti pare essere di natura prettamente “geopolitica”, considerando che uno dei punti fermi della presidenza Uefa di Platini è sempre stato l’intento di garantire un allargamento del movimento, con un maggior coinvolgimento anche per le federazioni minori, e che proprio questa “chiave di volta” nel 2007 ha contribuito notevolmente a garantirgli l’elezione alla Presidenza.

Di certo, oltre alla proposta rivoluzionaria, ci sarà da studiare una formula che possa consentire un’organizzazione snella del torneo, evitando gli “intasamenti” connessi all’aumento del numero di partecipanti che, di certo, non gioverebbero allo spettacolo, nè alla gestione della stagione da parte dei club: con tutta probabilità, se la proposta andasse in porto, potrebbe essere predisposta una fase iniziale con ben sedici gironi composti da quattro squadre ciascuno, per poi giungere ad una fase successiva con gare ad eliminazione diretta.

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