Prandelli copia Luis Enrique, De Rossi in difesa aspettando Barzagli

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Daniele De Rossi | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

Nel giorno della visita della truppa Azzurra ai luoghi dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, tempio degli orrori nazisti divenuti luogo della memoria, della riflessione, della commozione e del ricordo, le questioni tattiche in prospettiva della gara di esordio con la Spagna passano in secondo piano ma, considerando che il match con le furie rosse campioni d’Europa e del Mondo si avvicina sempre più, nel pomeriggio odierno sarà già tempo di tornare a lavoro, soprattutto perchè il cittì Cesare Prandelli ha intenzione di proporre “condizioni nuove”, necessarie e indispensabili dopo la pessima prestazione nell’amichevole contro la Russia.

Novità che, secondo lo stesso Prandelli, la squadra ha accolto con grande positività e volontà di sperimentare, anche alla luce della palese necessità di trovare un assetto migliore, per provare a fronteggiare l’emergenza infortuni in difesa: d’altronde, a volte la necessità può diventare virtù e dalle difficoltà possono nascere situazioni positive. E’ questo il pensiero positivo cui bisogna far riferimento, anche perchè – allo stato dei fatti – pare l’unico possibile, sempre che la squadra riesca a trovare dentro di sè la giusta motivazione e la giusta cattiveria derivante proprio da tanti ostacoli. In tal senso, il ct si dichiara “curioso” di vedere una squadra che all’Europeo possa fare cose importanti.

Non ci sono, dunque, più dubbi: sarà Daniele De Rossi il centrale difensivo nella gara d’esordio, a completare il reparto a tre insieme al recuperato Giorgio Chiellini ed a Leonardo Bonucci. Una scelta che si può interpretare nell’ottica di voler attendere almeno fino a venerdì il recupero di Barzagli, definito dal cittì “troppo importante, tenteremo di recuperarlo fino all’ultimo”, con fiducia rispetto alla possibilità di proseguire nel cammino europeo oltre che nella volontà di proporre De Rossi in un ruolo in cui ha già giocato, per necessità, nella Roma di Luis Enrique, ottenendo buoni risultati.

In tal senso, secondo Prandelli, Daniele De Rossi “sarà un centrocampista in più, non un difensore” e, considerando tale aspetto, pare consequenziale ritenere che lo schieramento tattico che verrà proposto presenterà in campo due “impostatori”, uno a centrocampo ed uno in veste di regista difensivo, capaci di far partire la manovra, con il “plus” riferito al fatto che “De Rossi centrale è una soluzione e non un’idea, perchè ci ha già giocato”. 

Daniele De Rossi | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

Per quanto riguarda le condizioni di Andrea Barzagli, al momento non lasciano ben sperare e sembra molto probabile l’ipotesi che, nonostante si attenderà fino a venerdì prima di una decisione definitiva, possa lasciare il posto al cagliaritano Astori, che raggiungerà nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 18, il ritiro di Cracovia: Davide Astori, dunque, è stato preferito a Mimmo Criscito ed a Ranocchia (che aveva subito uno stiramento nell’ultimo allenamento a Parma, ndr) ed approderà in Polonia dopo essere stato messo in preallarme già dallo scorso lunedì, dopo l’accertamento dello stiramento al polpaccio per Barzagli.

La marcia di avvicinamento alla gara contro la Spagna si preannuncia ancora all’insegna della sperimentazione e dell’attesa, nella speranza che le brutte sorprese siano terminate.

Da tante difficoltà, Prandelli sottolinea con grande ironia la presenza di un potenziale vantaggio per gli Azzurri, connesso all’ effetto-sorpresa sugli avversari spagnoli, i quali “non ci hanno capito nulla, fin qui”. Sarà sufficiente?

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