Prandelli spiega le sue verità sulle convocazioni mondiali

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Cesare Prandelli

Oggi è arrivato il giorno delle verità, il Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli in conferenza stampa a Perugia ha voluto spiegare tutte le sue scelte e le verità sui casi Pepito Rossi e Mattia Destro esplosi dopo la comunicazione della lista dei 23.

Per quanto riguarda Rossi, l’attaccante viola aveva risposto tramite twitter sulle sue condizioni fisiche non certo negative, a rincarare la dose ci aveva pensato anche il nonno di Pepito che aveva così attaccato Prandelli:

Prandelli ha fatto una grande pagliacciata, l’ha tenuto sulle spine e l’ha tradito. Non è all’altezza per giudicare mio nipote: non posso dire altro, so che mio nipote sta bene ed ha un referto medico. Non ho parlato con lui, a me lo ha detto ieri sera mia figlia. Pepito è un ragazzo preparato, in forma, che li ha sempre trascinati, non meritava una cosa del genere. Mio nipote ha esperienze anche in altre nazioni. Tiferò per gli Stati Uniti, perché in Italia ci sono traditori.

Oggi Prandelli ha preso la parola in conferenza stampa ed ha spiegato cosa è successo:

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli

Voglio chiarire. Io con Rossi mi sono incontrato a Coverciano il 7 maggio, prima di dare la lista dei 30. Gli volevo dire: non sei nella lista dei 30, perché non era pronto. Poi ho capito di dover dare un’occasione a un giocatore che stava lottando per tornare, un messaggio per tutti. Io gli ho detto: comunque non sei nei 23, ed è una scelta sofferta. Però è una bella storia e non ho avuto il coraggio di dire a lui, categorico e forte, non sei nei 23, comunque sia. Tutti sapevano il proprio ruolo e mi meraviglio che qualcuno si sia meravigliato. Gli ho detto, prima della partita di Londra: voglio vedere da te cose particolari, quello che si deve vedere per dire: sei a posto al cento per cento, un attaccante che gioca da attaccante. Ma non ho viste quello che volevo vedere. Convocarlo sarebbe stato un rischio troppo grande, per noi, per lui, per la Fiorentina, per i tifosi. Gli ho detto: non è completo il percorso di guarigione.

Chiarito il “Caso Rossi” Prandelli ha deciso di sciogliere anche l’altro nodo, quello che riguardava Mattia Destro, reo secondo alcuni rumors usciti sulla stampa di essersi rifiutato di fare da riserva:

A Destro ho detto: in vista delle scelte dei 23, che al momento non ti posso garantire, mi dai la tua disponibilità a fare la riserva? Mi ha detto: ci penso. Poi l’ho incontrato assieme al mio vice Pin. E gli ho detto di darmi la mail per potergli inviare il programmma da seguire come riserva. E lui ha risposto: questo va bene. Bah… Lascio a voi il giudizio. Tutti sapevano che si sarebbeero giocati l’occasione del Mondiale, due che non erano nei progetti dei 23 sono entrati. Romulo lo tenevo sotto osservazione. Destro è un ragazzo introverso, come tanti. Noi tutti abbiamo il nostro di porsi. Lui è un ragazzo abbastanza chiuso.

Sistemate le problematiche da chiarire, Prandelli ha comunicato l’undici che domani a Perugia sfiderà il Lussemburgo in amichevole:

Buffon in porta, poi De Sciglio, Chiellini, Bonucci e Barzagli se ce la fa. Balotelli davanti, con Pirlo, De Rossi, Marchisio, Verratti e Candreva. Verratti ha fatto una buona gara a Londra. Vogliamo avere superiorità a centrocampo. Balotelli sta benissimo, non ha mai lavorato così tanto e bene. Sarà in forma straordinaria. Cassano? Sta bene.

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