Roma ci pensa Bojan

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A guardare la partita di stasera a Novara, specialmente nel primo tempo, si sarebbe rischiato si, ma di addormentarsi sul divano. Un primo tempo molto povero di occasioni se si eccettua qualche tentativo dalla distanza, con la squadra di casa poco ispirata e che non sfrutta il fattore campo e la quasi assenza d’incisività dell’attacco ospite, e con una Roma rivoluzionata per l’undicesima volta di seguito da Luis Enrique, che si diverte a far dannare l’anima ai fantacalcisti, e non, di tutta Italia, inventando nuove soluzioni tattiche con uomini come Taddei e Cassetti relegati a giocare in ruoli a loro di sicuro poco congeniali. Specie nel caso del secondo, stasera in veste di centrale, con delle enormi difficoltà che si notano palesemente durante il corso della partita. Se, infatti, il primo tempo non da emozioni, il secondo, che vede l’undici guidati dall’asturiano entrare in campo più decisi, rivitalizza il ritmo da marcia funebre della prima frazione e offre alcuni spunti interessanti, come appunto la non idoneità di Cassetti a ricoprire il ruolo che sarebbe logico affidare ad Heinze, da un errore grossolano dell’esterno ex-Lecce, nasce il primo vero pericolo, nonchè prima vera occasione della partita, per la porta di Stekelenburg: Meggiorini, sfruttando il grossolano errore del centrale giallorosso s’invola verso l’area ospite e cerca di spiazzare l’estremo difensore con un sinistro a giro sul palo lungo, l’ex portiere dell’Ajax è però straordinario e devia in angolo una palla pericolosissima con un bel intervento a terra.

Bojan Krkic| © Claudio Villa/Getty Images
Poi, però, arriva il meritato vantaggio della Roma, che come detto entra in campo nella ripresa con un piglio diverso, a suonare la carica è lo spagnolo Bojan, che subentrato dalla panchina ad uno spento Greco, tenta prima di battere Fontana da fuori area trovando pronto il portiere novarese per ben due volte e poi al terzo tentativo riesce a trovare la via del gol sfruttando un perfetto assist di Pjanic con un piattone destro al volo che s’insacca fra il palo ed il numero uno azzurro. Passata in vantaggio ora la partita sembrerebbe essere sui binari giusti, con una Roma che proverà ad amministrare il vantaggio cercando senza esasperare la seconda rete e con il Novara, che seppur, attivo non pare in grado di portare pericoli alla porta ospite. Il raddoppio arriva, ma se l’assist parte dallo stesso piede, questa volta però cambia il terminale, è, infatti, Osvaldo a sfruttare un calcio d’angolo battuto ottimamente da Pjanic appunto, e staccando di testa riesce a battere un non esente da colpe Fontana. La partita di fatto si chiude qui, i padroni di casa come da copione non creano pericoli e le loro velleità s’infrangono sul palo colpito da Porcari, quando ancora si stava sul 1-0. Luis Enrique e i giallorossi ritrovano la vittoria dopo due turni negativi, mentre adesso per Tesser ed l’undici piemontese le cose si fanno sempre più complicate.

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