Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

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Erik Lamela e Osvaldo | ©Getty Images

In casa Roma è scoppiato il Caso Osvaldo che continua a tenere banco nell’etere romano e sulla carta stampata non solo della capitale. Tutto è nato dopo la sconfitta di venerdì scorso contro l’Udinese quando all’interno degli spogliatoi l’italo-argentino aveva rifilato un pugno al compagno Erik Lamela, reo di non avergli passato un pallone importante. Osvaldo si era lamentato vivacemente col numero 8, infatti, che dal canto suo non aveva risposto in alcun modo. A questo punto Osvaldo aveva insistito: Sono più grande di te, e qui non siamo al River (il River Plate, l’ex squadra di Lamela ndr). Quando ti parlo mi devi rispondere“. E Lamela aveva di conseguenza risposto: “Cierra el orto y calla, vos no sos Maradona” che tradotto in italiano vuol dire “Stai zitto non sei Maradona”. Frase che aveva provocato in definitiva l’aggressione di Osvaldo a Lamela.

Erik Lamela e Osvaldo | ©Getty Images

Nonostante siano arrivate le scuse reciproche dei due giocatori e anche verso società, allenatore e squadra la Roma ha deciso di fare di Osvaldo un caso esemplare. E’ arrivata per lui una multa salta di 50mila euro e una sospensione di 10 giorni che gli farà saltare quantomeno la sfida in programma domenica contro la Fiorentina.

Il pugno duro di Luis Enrique e Baldini sulla vicenda si scontra con una parte dei tifosi che proprio oggi hanno esposto a Trigoria uno striscione che recita: “Osvaldo non si tocca”. Anche le radio romane si sono opposte al provvedimento nei confronti di un giocatore al momento reputato basilare per la squadra. C’è anche  chi dice che l’atteggiamento della società possa dare un segnale forte e caricare al massimo i giocatori.

Resta il fatto che a Firenze il neo Nazionale Osvaldo non ci sarà. Con Borriello acciaccato, e comunque fuori dalle grazie di Enrique, è probabile un impiego dall’inizio di Francesco Totti ancora alle prese col recupero fisico dall’infortunio. Il capitano (o anche Pjanic)  potrebbe giocare alle spalle di Bojan e l’altro protagonista del caso, Erik Lamela, evidentemente ritenuto parte lesa della disputa.

In vista del campionato, dunque, resta sullo sfondo la questione della fragilità difensiva romanista che rimane uno dei principali problemi della squadra. Contro la Fiorentina ci sarà Juan a dare spessore al reparto più Heinze. L’argentino è in ballottaggio con Cassetti e forse più che per il valore assoluto individuale per le frizioni delle passate settimane con Luis Enrique. L’impressione è che, al di là della platealità del Caso Osvaldo, sia proprio l’asse Heinze-Enrique e la tenuta difensiva a rivelare il futuro a medio termine del team giallorosso.

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