Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

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Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web

Martedì sera, a Berna, si è disputata l’amichevole di calcio di beneficenza che ha visto in campo la squadra denominata “Amici di Ronaldo e Zidane” contro la squadra svizzera dello Young Boys: un match per una giusta causa, considerando che due terzi dell’incasso saranno devoluti in beneficenza alle persone danneggiate dal tifone di Haiyan che nel novembre 2013 devastò le Filippine. Di certo, poi, la serata svizzera è stata l’occasione per rivedere in campo vecchie glorie del calcio, da Zidane e Ronaldo – appunto – all’ex capitano azzurro che sollevò la Coppa del Mondo 2006 Fabio Cannavaro, e ancora l’altro ex juventino e milanista (oltre che Campione del Mondo 2006) Gianluca Zambrotta, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini, la “furia ceca” bianconera Pavel Nedved, Christian Vieri e poi ancora personaggi del calibro di Patrick Vieira, Hierro, Luis Figo, Paulo Sosa,  Gennaro Gattuso,  Hidetoshi Nakata, Youri Djorkaeff ed anche una donna, la calciatrice brasiliana Marta.

Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web
Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni ’90 per beneficenza | foto da web

Il match, per la cronaca, è stato vinto dalla squadra di Ronaldo e Zidane per 8-6, con una gran rimonta dopo aver subito nei primi 37 minuti lo 0-3 dello Young Boys. Il più in forma della squadra in maglia bianca e nera è parso proprio Zinedine Zidane, con il suo inconfondibile tocco di palla ed i suoi movimenti in campo che lo hanno reso il trequartista più forte del mondo.

A fine gara, poi, tanti sorrisi e pacche sulle spalle: un po’ come una rimpatriata di classe tra vecchi compagni del liceo che, qualche anno dopo, si riscoprono “cresciuti” e cambiati, forse con qualche chilo in più e qualche capello in meno ma sempre con la voglia di stare insieme ritrovandosi sul prato verde e suggellando il tutto con l’immancabile foto di gruppo da diffondere su Twitter tramite il profilo di Luis Figo.

Lo spirito sportivo, però, non si è affatto assopito e nessuno si è risparmiato in campo: neppure Ronaldo che, fra tutti, appariva il meno in forma. Con la palla tra i piedi, però, è tutta un’altra storia. D’altronde, lo chiamavano Fenomeno.

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