Rosberg ringrazia Vettel e vince a Silverstone. 3° Alonso

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Il Podio del GP della Gran Bretagna | © ANDREW YATES / Getty Images

Una gara pazzesca. E’ questo il primo termine che viene in mente pensando al Gran Premio di Gran Bretagna 2013, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. In una gara in cui è successo davvero di tutto è stato Nico Rosberg a tagliare per il primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi e a trionfare per la seconda volta in stagione dopo la vittoria ottenuta due gare fa a Montecarlo. Grande risultato anche per la Mercedes, già praticamente imbattibile sul giro singolo come dimostrano le 5 pole position di questa stagione ma che sembra aver incrementato le proprie prestazioni anche in gara dopo il tanto discusso test in Spagna con le gomme Pirelli.

Gomme appunto. Oggi è stato un vero è proprio disastro ciò che si è potuto vedere in pista sugli pneumatici della casa italiana, messi indubbiamente sotto accusa dagli addetti ai lavori e non solo. Già perchè sono stati ben cinque gli episodi in cui si sono verificate vere e proprie esplosioni delle coperture che hanno creato situazioni di pericolo e tanto caos in pista; ad aprire le danze è stato Lewis Hamilton, che mentre si trovava saldamente in testa al GP ha dovuto fare i conti con la foratura della gomme posteriore sinistra, letteralmente esplosa sul rettilineo opposto al traguardo che di conseguenza ha compromesso la gara del campione del mondo 2009 costretto ad effettuare quasi un giro completo prima di rientrare ai box e cambiarla. Stessa dinamica anche per Felipe Massa che quasi nello stesso punto ha forato anche lui la gomma sinistra andando in testacoda, cosa che capiterà qualche giro più tardi anche a Esteban Gutierrez, Jean-Eric Vergne e nelle battute finali di gara a Sergio Perez costretto al ritiro. In questi ultimi due casi in maniera molto pericolosa perchè successo sul rettilineo principale dell’ Hangar Streight ad alta velocità, e il tutto proprio nel giorno in cui la Pirelli portava le nuove mescole con un nuovo tipo di collante. Esperimento decisamente fallito perchè ora va bene lo spettacolo ma quì si tratta di mettere in pericolo l’incolumità dei piloti stessi che durante la gara odierna hanno rischiato seriamente di farsi male.

Nico Rosberg
Nico Rosberg © Ben Stansall/Getty Images

Ma parlando della gara, è anche grazie a questi episodi se Rosberg ha potuto festeggiare la terza vittoria della carriera alla guida della Mercedes. Già perchè il compagno di squadra Hamilton, detentore della pole position di giornata per la gioia di tutti i suoi tifosi, è stato messo fuori causa all’ottavo giro dovendosi imporre in una grande rimonta fino al quarto posto, quando ormai era troppo tardi per lottare per la vittoria nonostante il doppio ingresso della safety car in pista. Insieme all’anglo-caraibico può considerarsi il grande sconfitto di questo appuntamento anche Sebastian Vettel, messo fuori gioco non dalle gomme ma dalla sua Red Bull, che a poche tornate dal termine lo ha abbandonato sul rettlineo del traguardo per un guasto al cambio. Il tedesco aveva pregustato l’allungo nel Mondiale ai danni degli inseguitori dopo il problema occorso ad Hamilton ma proprio quando sembrava che nessun ostacolo potesse impensierirlo ci ha pensato l’ennesimo problema, l’ultimo di una lunga serie, della RB8 a toglierli la gioia della vittoria. C’è da dire che anche il campione del mondo in carica ha rischiato la foratura in quanto dopo il primo pit-stop sono stati riscontrati dei tagli sulle gomme.

Chi ha motivi di sorridere dopo la gara inglese sono invece Mark Webber e Fernando Alonso seppur per motivi diversi. Il primo si è preso una grande rivincita anche nei confronti del suo team dopo l’annuncio di questa settimana circa il suo ritiro dal circus per approdare nel campionato sportscar con la Porsche. Partito malissimo si è ritrovato dopo la prima curva racchiuso a centro gruppo ma con un pò di fortuna e tanta cabarbietà è riuscito a rimontare fino al secondo posto rischiando di riuscire nel colpaccio chiudendo a soli 7 decimi da Rosberg. Per il ferrarista la soddisfazione di aver ottenuto quanti più punti in un GP in cui la F138 ha mostrato più ombre che luci, complice anche le sfortune degli altri piloti e l’ingresso della safety car nel finale di gara che hanno permesso allo spagnolo di salire sul gradino più basso del podio guadagnando 15 punti su Vettel. In un week-end in cui tutto sembrava girare male tutto ciò è da considerarsi un punto di partenza per la gare successive.

La quinta posizione è stata occupata da Kimi Raikkonen che tuttavia ha perso la possibilità del podio proprio nel finale di gara; infatti mentre tutti gli altri piloti rientravano a cambiare gli pneumatici dopo l’ingresso della safety-car il finlandese è rimasto in pista pagando la scelta venendo superato in serie dal trio Webber-Alonso-Hamilton. Di certo non una gara entusiasmante per la Lotus che almeno nel GP di casa sperava di raccogliere più punti dopo le ultime uscite piuttosto deludenti rispetto all’inizio del campionato. Alle sue spalle Massa a cui oggi davvero non può essere imputato nulla, causa foratura nei primi giri che lo ha messo fuori gioco. Non è stato uno dei week-end più facili per il brasiliano che dopo il doppio crash di Montecarlo aveva cominciato malissimo con l’ennesimo incidente nelle libere del venerdi, ma grazie a questo risultato è riuscito a portare  casa punti preziosi per il team in una giornata in cui le altre squadre hanno steccato.

Davvero ottima la prestazione delle due Force India di Adrian Sutil, settimo, e Paul Di Resta nono che ancora una volta hanno portato le rispettive monoposto nella top-ten, cosi come Daniel Ricciardo che con la sua Toro Rosso è riuscito a piazzarsi in mezzo alle due vetture indiane. Nico Hulkenberg ha chiuso in decima posizione.

E’ davvero notte fonda invece per la McLaren che anche nella gara di casa non è riuscita a trovare le energia per regalare un bel risultato ai propri tifosi. La vettura di Woking ha navigato ben lontana dalle posizioni di vertice per tutta la gara e alla fine ha messo a referto il ritiro dello sfortunato Perez e la 13esima posizione di Jenson Button, alle spalle anche delle due Williams di Pastor Maldonando e Valterri Bottas. 

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