Secco, fuoco sulla Juve: “Qualcuno si oppose agli acquisti di Cassano e Mascherano”

0
423

In un’intervista concessa a La Stampa, l’ex direttore sportivo della Juventus con il dente avvelenato Alessio Secco ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: in particolare, accusato dai media per lo scarso mercato effettuato negli ultimi anni e vistosi addossare tante colpe non sue venendo utilizzato come capro espiatorio, l’ex dirigente bianconero non le manda a dire difendendo il suo operato da ds negli anni di permanenza in bianconero raccontando alcuni retroscena di mercato:

  • Avevo preso Mascherano, nel gennaio 2007: sarebbe venuto in prestito, anche in B. Mi dissero che non si poteva, perché la proprietà del cartellino era un intreccio tra persone e società, e la Juve ha un codice etico. Lui si mise a piangere.
    Van der Vaart nel 2009 e Cassano, tre e due anni fa, l’avevamo in mano. Ma c’erano perplessità da parte di qualcuno: invece sapevo che Antonio non era più un enfant terrible
    “.

L’imputazione maggiore di cui viene accusato è stata la scelta di aver preferito Poulsen a Xabi Alonso:

  • Si decise per quel tipo di giocatore: costava la metà, ma il prezzo non c’entrò nulla. Fu una decisione a livello collegiale, come sempre: io, Ranieri e Blanc e il cda. Il problema è che la gente mi investiva di un potere che non avevo: in società come la Juve, la gestione degli acquisti è democratica, diciamo. Frutto di decisioni collegiali“.

Secco però sa di aver fatto un buon lavoro e va fiero soprattutto di due acquisti: “Sissoko e anche Diego, nonostante l’anno passato” è fiducioso sulle potenzialità di Felipe Melo: “Non si gioca per caso nel Brasile. É un ottimo giocatore” e infine confessa infine di essere stato vicino all’ingaggio di Giampaolo ma che la proprietà gli preferì Ferrara.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.