Una Serie A da isterismi e mal di pancia

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Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter

La Serie A si è ripresa il palcoscenico dopo la pausa obbligata per gli impegni delle Nazionali e lo ha fatto esattamente da dove aveva lasciato il suo libro aperto. Il dopo Juventus-Roma non aveva ancora cessato di infuocare e sporcare le pagine dei giornali con interventi più o meno illustri dei protagonisti di oggi e di ieri della classica sfida di vertice del nostro calcio. In ultime arrivano le dichiarazioni del più contestato della sfida, quel Rocchi che ha riconosciuto con onestà di avere fatto una pessima figura, e che il primo errore commesso (rigore su fallo di mano in area da parte di Maicon) gli ha condizionato la gara.

Con l’alluvione di Genova la FIGC si è mossa, mettendo in calendario un match amichevole proprio al “Luigi Ferraris” il cui incasso verrà devoluto a favore delle vittime del disastro. Notizia presa con mugugno dai genovesi che mettono in risalto il fatto che siano sempre loro ad andare a vedere la partita e quindi a fare solidarietà. Il problema è che in un mondo egoistico e dal ritmo veloce tra qualche mese giocare la partita in un altro luogo forse non comporterebbe lo stesso coinvolgimento emotivo (quindi l’incasso) che avrebbe facendola nel capoluogo ligure

La settima giornata doveva essere un voltare la pagina del libro e ricominciare a raccontare la sua storia ed invece la storia è diversa, ma il contenuto se pur cambiando i protagonisti rimane sempre uguale. Agli isterismi post Juve-Roma si è arrivati agli isterismi post Genoa-Empoli dove ci sono stati sì errori arbitrali marchiani (rigore per il Genoa non dato e rete del pareggio empolese con deviazione di mano), non verranno chieste sicuramente interrogazioni parlamentari ma a far saltare il coperchio della pentola a pressione è stato Gianpiero Gasperini, che sentendo la sua squadra fischiata a fine partita è andato su tutte le furie attaccando alcune frange della tifoseria. Il tecnico è navigato e conosce l’ambiente rossoblù e quando tocchi certi tasti da quelle parti o poi fai dei risultati importanti o il boomerang torna indietro travolgendoti. Tuttavia non possiamo dargli torto nel concetto, il Genoa sta giocando bene, in questo inizio di stagione se l’è giocata alla pari di squadre più forti strappando punti importanti ed è sistemato nella tanto amata, dal presidente Preziosi, parte sinistra della classifica quindi i tifosi cosa si aspettavano di più dalla squadra?

Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter
Gasperini furioso nel post Genoa-Empoli | Foto Twitter

Sabato invece si era aperta la giornata con la sconfitta plausibile del Chievo Verona a Roma, fatto che è costato l’esonero a Eugenio Corini. In una Serie A spaccata in tre tronconi per valori tecnici sinceramente una cacciata del tecnico dopo la sconfitta in casa della squadra più in forma del campionato sembra esagerato ma fa capire come da tutte le parti non ci si accontenti e si voglia sempre di più.

Da contro altare fanno gli scenografici spazi vuoti di San Siro in un Inter-Napoli che vale le sorti delle proprie compagini, dei loro tecnici e che mette a confronto squadre di livello internazionale, come se o ci si gioca lo Scudetto e la Champions League o me ne resto a casa. La domanda che viene spontanea è ma i tifosi nerazzurri hanno capito che vincere quel dannato triplete gli è costato una buona fetta del futuro della squadra che amano?

Sempre il pubblico è protagonista del presente e del futuro. A Verona i tifosi dell’Hellas hanno ricominciato con l’idiozia dei cori razzisti prendendo di mira Muntari e facendosi giustamente affibbiare la chiusura della curva in occasione di Verona-Lazio di giovedì 30 ottobre, mentre il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha giudicato ad alto rischio le gare del Napoli in casa contro Roma e Verona, facendo scattare la misura della vietata vendita nel Lazio e nel Veneto dei biglietti per le due partite al San Paolo, ma dando la possibilità di riutilizzare quei biglietti per iniziative legate ai ragazzi ed alle scuole, come fece la Juventus la scorsa stagione.

Insomma siamo alla settima giornata ma si iniziava già in quella scorsa ed il nostro calcio deve fare i conti con un a platea isterica e poco dotata di buon senso, e pensare che prima dell’estate in una finale di Coppa Italia si piangeva un morto evidenziando i nostri limiti culturali-sportivi, Brasil 2014 aveva evidenziato i nostri limiti tecnici e il cambio di mano della FIGC aveva il primario obbiettivo di riformare ogni cosa. Per ora si tratta di un fallimento ma siamo solo alla settima giornata……appunto solo alla settima giornata.

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