Vela, Mascalzone Latino si ritira ufficialmente dall’America’s Cup

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Molti addetti ai lavori avevano paventato l’ ipotesi che non tutti i team challenger della prossima edizione dell’ America’s Cup, che si terrà nel 2013 a San Diego, potessero onorare la partecipazione annunciata a causa della profonda crisi economica mondiale.

Purtroppo uno di questi team è proprio quello italiano di Mascalzone Latino dell’ armatore Vincenzo Onorato. “Cari amici e tifosi, è con profonda tristezza che devo annunciare il ritiro di Mascalzone Latino dalla Coppa America”. Comincia con queste parole la lettera con cui il presidente dell’equipaggio azzurro, Vincenzo Onorato, rinuncia ufficialmente alla 34ª America’s Cup. Una decisione sofferta, dettata dalla crisi internazionale, la difficoltà a reperire sponsor non consente di reperire il budget sufficiente per essere competitivi.

“Sin dal principio della nostra investitura a Challenger of Record – prosegue Onorato – ho lavorato al progetto di ospitare la Coppa nel nostro Paese. Larry (Ellison, Founder e Ceo di Oracle, ndr.) ama profondamente l’Italia ed era entusiasta dell’idea. La Coppa in Italia sarebbe stata la più grande promozione mondiale per le nostre bellissime coste. Ci sono stati degli incontri ad altissimo livello che sembravano far credere al sogno, poi le cose sono andate diversamente. Come Challenger of Record – si legge ancora nella nota – abbiamo lavorato con umiltà a fianco ad Oracle Racing e sono soddisfatto del risultato raggiunto: una Coppa nuova, spettacolare, con barche, i catamarani, che lanceranno sulla scena internazionale una nuova generazione di velisti. Con Russell abbiamo discusso a lungo sulla più difficile delle sfide che la prossima Coppa dovrà affrontare: uno scenario internazionale dall’economia depressa e quindi grandi difficoltà a trovare sponsor. Questo è il vero, unico, autentico nemico della prossima Coppa. È nata così l’idea della classe AC45, un modo concreto per far avvicinare molti team all’evento a costi contenuti almeno nella delicata fase dello start-up. Per quanto riguarda noi, devo ringraziare i due sponsor italiani che ci hanno accordato la loro fiducia. Non riusciamo comunque a raggiungere un budget che ci consenta di essere competitivi”.

Resta comunque incomprensibile il cambiamento totale del vecchio format, con l’ entrata degli imponenti catamarani che rischieranno seriamente di far perdere la tanta passione che la competizione sportiva più vecchia al mondo aveva suscitato tra il pubblico internazionale competente e non.

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