
Alcaraz-Sinner, Roma gelata: Jannik ha un problema - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Nel cuore pulsante del Foro Italico, il sogno si è concretizzato: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfideranno nella finale degli Internazionali d’Italia, dando vita all’undicesimo capitolo di una rivalità che sta ridefinendo il tennis contemporaneo.
Due giovani fuoriclasse, già vincitori di Slam, già leader del ranking, già protagonisti di duelli entrati nella memoria collettiva. Il campo romano sarà teatro di un nuovo confronto tra il talento metodico e potente di Sinner e la creatività esplosiva di Alcaraz, un mix che ha già incantato platee in ogni angolo del mondo. L’amicizia tra i due è nota, ma in campo non c’è spazio per concessioni: Alcaraz guida per ora il bilancio degli scontri diretti per 6-4, con vittorie importanti anche nei momenti più caldi della stagione, tra Indian Wells, Pechino e Roland Garros. Ma Sinner arriva a questa finale in fiducia, dopo una semifinale spettacolare contro Tommy Paul, risolta in tre set – 1-6, 6-0, 6-3 – che hanno mostrato il volto più completo del numero uno del mondo: resilienza, lucidità tattica, forza mentale.
Una partita che ha addirittura spostato la programmazione televisiva della Rai, con lo show “Affari Tuoi” rimandato per far posto al nuovo re del tennis azzurro.Nel frattempo, Alcaraz ha avuto la meglio su un ottimo Lorenzo Musetti, capace di giocarsela alla pari fino alla fine. Roma si è innamorata di entrambi, ma ora il sogno è uno solo: un finale degno delle attese. La città eterna si prepara a celebrare due giovani giganti, mentre il mondo del tennis trattiene il fiato.
Internazionali, Agassi mette in guardia Sinner
A mettere benzina sul fuoco della rivalità ci ha pensato un’icona del tennis mondiale, Andre Agassi. Intervenuto ai microfoni di Tennis Channel, l’ex campione americano ha analizzato con grande lucidità lo scenario attuale del tennis maschile, indicando nella sfida tra Sinner e Alcaraz il cuore pulsante del presente e del futuro del circuito. È la domanda del momento: chi dei due avrà la carriera migliore? – ha esordito Agassi.

Secondo l’ex numero uno del mondo, la vera chiave risiede nella versatilità di Alcaraz: “Sull’erba è incredibile: arriva su ogni palla, copre le palle corte, si muove con leggerezza e una forza che parte dalle gambe. Quando è in salute, su superfici come terra ed erba può avere qualcosa in più”. Una riflessione che apre un confronto tecnico-tattico affascinante. Su cemento, invece, Agassi vede Sinner leggermente avanti: “Gestisce meglio gli effetti e la velocità di palla. Ha un modo di colpire che punisce la palla sempre con intenzione. Quando trova il ritmo, come agli US Open, è praticamente inarrestabile”. Quella tra Sinner e Alcaraz è una rivalità che, secondo Agassi, ha tutte le carte in regola per scrivere pagine indimenticabili.