
Il giovane pilota stupito - www.IlPallonaro.it
Anche fuori dalla pista il pilota bolognese, Kimi Antonelli, si dimostra un campione. Il gesto umile è bellissimo.
Saranno pure qualcosa di molto simile ai supereroi quando salgono a bordo dei loro bolidi, lanciandosi a velocità proibitive in pista e mettendo in scena riflessi e capacità di pensiero sotto stress che un essere umano normale non potrebbe paragonare nemmeno con l’intelligenza artificiale, eppure, i piloti, fuori dall’abitacolo della loro monoposto sono pur sempre esseri umani.
Prendiamo per esempio Kimi Antonelli, pilota che in questi giorni, ha fatto festeggiare tantissimi italiani per aver preso il terzo posto alla gara di Montreal, il suo primo in carriera ed una speranza per noi appassionati di motori di avere finalmente davanti un pilota italiano competitivo, ad anni dal periodo di Trulli e Fisichella; Antonelli è pur sempre un ragazzo di diciotto ani!
Il giovane pilota ha una vita privata piuttosto “ordinaria”, tanto è vero che in questi giorni, ha avuto a che fare con un’incombenza che smembra tutto meno che scontata. Proprio mentre era impegnato in questo compito mondano, si è imbattuto in una fan ed ha avuto modo di dimostrare di essere un campione anche quando non indossa la tuta da corsa…
Antonelli alla maturità: cosa è successo
In questi giorni, Antonelli è tornato a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna per sostenere la prova di maturità presso l’ITCS Gaetano Salvemini dove il 18enne ha deciso di iscriversi. Le gare lo hanno assorbito così tanto che adesso, per Antonelli che ha battuto campioni come Hamilton e Alonso in pista si profila l’ostacolo di una prova dura: “Sto cercando di fare più collegamenti e studiare più argomenti possibili. Sono rimasto un po’ indietro col programma, è difficile”, ha detto alla stampa sull’esame di maturità.

Proprio durante l’intervista, una fan arrivata addirittura da Rovigo apposta per incontrarlo si è avvicinata ad Antonelli riconoscendolo anche in “borghese” e parlando con lui. La ragazza è rimasta dalle 8:30 fuori dalla scuola sperando di ricevere un autografo e, appena il pilota se n’è accorto, le ha subito firmato il cappellino di Mercedes che aveva con lei.
Il pilota è apparso genuinamente sorpreso da tutto ciò ed ha detto ai microfoni: “Sto ancora realizzando quanta gente mi segua. E’ davvero bello avere tutto questo supporto, soprattutto all’inizio” sono le sue parole. Un grande gesto di umiltà di Kimi si vede anche nel modo in cui riconosce implicitamente di essere ancora alle prime battute della sua carriera, benché corra già a diciotto anni in un team come Mercedes.