Il Pallonaro

Attentato alla Boston Marathon nel Patriots’ Day

Attentato a Boston

Ovviamente il vile e sanguinoso attentato escogitato sul traguardo della Maratona di Boston, nella celebre Copley Square, ha riempito le prime pagine di tutti i quotidiani del mondo ed inondato al rete di immagini più o meno esclusive, foto e le ipotesi sugli autori ed i mandanti dell’esplosione. In prossimità del traguardo della ultracentenaria maratona sono esplosi due ordigni, che hanno purtroppo fatto registrare già 3 morti e circa 140 feriti, anche se le cifre in queste ore saranno tutte da verificare ed appurare. Altre due bombe, poi, sono state disinnescate sempre nella stessa, mentre è stato chiuso il traffico aereo su tutta l’area di New York. La sicurezza nordamericana è stata nuovamente e forse clamorosamente ancora una volta violata, mentre gli States adesso inizieranno una lunga caccia al nemico.

La Boston Marathon è attualmente la maratona più vecchia del mondo. La sua prima edizione si svolse nel 1897 sull’onda dell’entusiasmo della maratona che si disputò ai Giochi Olimpici del 1896 ad Atene. Il suo percorso si snoda nella parte est della Greater Boston ed è da sempre organizzata dalla Boston Athletic Association. Oltretutto il percorso è molto impegnativo ed entusiasmante.

Immagine dell’attentato a Boston | © Marc Hagopian/AFP/Getty Images

La competizione si svolge da sempre nel terzo lunedì di aprile, che cade a sua volta nel Patriots’ Day, giornata che nel Massacchussetts celebra le Battaglie di Lexington e Concord del 19 aprile del 1775 e che diede inizio alla Guerra della Rivoluzione Americana. Pertanto la corsa conserva un significato per la storia del paese importante.

Del resto la Boston Marathon rientra nel ristretto novero delle 6 maggiori maratone del mondo dell’atletica e nel 1997, anno del suo centenario, richiamò ai nastri di partenza ben 38.708 iscritti. Ma ogni anno, d’altra parte, il numero dei partecipanti è molto elevato, mentre in media il numero delle persone che seguono dal vivo la competizione è mediamente di oltre 500.000. Maratoneti professionisti, dilettanti e sulle sedie a rotelle danno vita ad una corsa competitiva, ma che rappresenta un vero girono di festa per la città.

Tra gli uomini ha tagliato per primo il traguardo l’etiope Lelisa Desisa Benti, mentre tra le donne ha primeggiato la keniota, alla sua seconda vittoria peraltro, Rita Jeptoo, ma probabilmente questa parte dell’albo d’oro della corsa non al ricorderà nessuno. A Copley Square rimbombano ancora le echi delle esplosioni, i corpi senza vita e feriti e la grande paura ed il senso di smarrimento impressi sul volto della gente.

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