
Bagnaia, capolinea Ducati: ora c'è la conferma - ilpallonaro.com (screen Youtube)
Il mondiale MotoGP 2025 sembra ormai segnato dalla supremazia dei fratelli Marquez. Marc avanza con passo da campione navigato e Alex si conferma in grado di competere ai piani alti quando la condizione lo supporta.
In questo scenario, Pecco Bagnaia continua a faticare: ad ogni Gran Premio emergono difficoltà e porta a casa risultati deludenti. Anche ad Assen, il campione torinese ha conquistato solo un terzo posto, nonostante il forfait di Alex Márquez per l’infortunio alla mano. Un risultato che, pur essendo comunque su un podio, lascia l’amaro in bocca e solleva interrogativi sull’efficacia della GP25. La moto ufficiale del team Ducati sembra slegata dallo stile di guida e dalle attenzioni di Bagnaia. In pista, la GP25 non dà al pilota quella fiducia necessaria per spingere al limite, e ogni curva diventa un campo minato. I piloti rivali, soprattutto Marc Marquez, hanno approfittato della situazione, mettendo in luce un gap che sembra sia tecnico sia psicologico.
Tra i box e i tifosi, si avverte la tensione: con ormai poche gare residue, Ducati si trova ora a dover fare scelte decisive per salvare una stagione che, sulla carta, doveva essere da urlo. E quando l’escalation negativa sembra consolidarsi, emergono critiche, dubbi sul progetto del futuro e voci insistenti su tensioni interne. Ecco perché le parole di Pernat hanno scosso il circuito.
GP25 al capolinea? Pernat accusa: “Moto imperfetta”
A mettere il dito nella piaga è stato Carlo Pernat, storico manager e osservatore del paddock. Intervenuto a MOW, Pernat ha parlato senza mezzi termini della GP25, definendola “una moto imperfetta”, ammettendo che: “Probabilmente Gigi Dall’Igna sapeva che oltre la GP24 sarebbe stato impossibile migliorare e molto facile peggiorare”. Per questo, secondo Pernat, Ducati ha deciso di puntare su Marc Marquez: “Hanno scelto un pilota in grado di fare da solo due passi avanti agli altri”. Pernat ha poi spiegato che non si tratta di una moto costruita su misura per il fuoriclasse spagnolo – questa è una gran belinata – ma di una decisione consapevole per compensare i limiti tecnici con l’abilità di chi fa la differenza in pista.

In altre parole, Ducati avrebbe scelto di affidarsi all’unico pilota capace, con il proprio talento, di sopperire a un progetto tecnico non all’altezza: “Sapendo di rischiare un passo indietro tecnico, hanno scelto il pilota che fa la differenza più di tutti gli altri”. Un’affermazione che pesa, specie alla luce dei risultati di Bagnaia, sempre più isolato e con una moto che non sente sua. Il segnale lanciato da Borgo Panigale è forte e chiaro: il progetto GP25 potrebbe non aver funzionato come sperato, ma con Marquez in sella, Ducati è convinta di poter comunque primeggiare. Ora la sfida è doppia: per Marquez, dimostrare di essere ancora l’uomo da battere; per Bagnaia, ritrovare fiducia e risultati, o accettare che forse il suo tempo in rosso stia per finire.