Balotelli chiede scusa

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Mario Balotelli chiede scusa. E’ questo l’evento più importante in casa Inter nella giornata di oggi.

Balotelli ha affidato ad un comunicato i suoi pensieri:

Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell’allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando“.

Nell’allenamento fatto svolgere da Mourinho si sono presentati circa 2000 tifosi che hanno fatto sentire il loro calore ai propri beniamini (viste anche le temperature tutt’altro che primaverili ad Appiano Gentile), attesi da 2 sfide di importanza vitale, domani pomeriggio con l’Atalanta in casa per dare l’assalto alla Roma capoclassifica, e poi mercoledì appuntamento al Camp Nou di Barcellona per la semifinale di ritorno di Champions League contro i Catalani in un clima che si preannuncia infuocato come hanno fatto sapere i più importanti quotidiani spagnoli. l’Inter però non trema di fronte a queste “minacce”, anzi si stringe e si compatta con i suoi tifosi, pronta a stupire di nuovo il mondo intero, forte di una mentalità e di una personalità fino ad ora sconosciute ma che sono venute fuori nel momento migliore. Dovrebbe essere il Barcellona a temere i nerazzurri e non il contrario dopo la sonora lezione subita martedì 20. L’accesso alla finale è più che un sogno e  tutto il popolo nerazzurro vuole godersi il momento d’oro sperando in una trionfale continuazione.
Comunque sia tra Mario Balotelli e i tifosi dell’Inter ci sono stati importanti segnali di disgelo dopo le polemiche scatenate dal gesto della maglia gettata a terra al termine di Inter-Barcellona. La contestazione nei confronti del numero 45 si è limitata ad una scritta in vernice spray verde su un cancello della Pinetina che lo invitava ad andar via e a qualche foglio con la foto dell’attaccante ed un simbolo di divieto d’accesso sopra. I tifosi hanno regalato applausi e cori a Mourinho, Milito e Zanetti, un paio di cori sono stati fatti anche per Balotelli. Al termine dell’allenamento, durata circa un’ora, l’attaccante nerazzurro uscendo dal campo ha lanciato un paio di palloni al pubblico ed è stato applaudito. E non è finita qui perchè domani il ragazzo di colore potrebbe partire titolare per scardinare in men che non si dica la retroguardia bergamasca.
Tuttavia dopo il comunicato di Balotelli anche la Curva Nord si è fatta sentire con una lettera pubblicata sul proprio sito:

Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra lettera, ti diciamo addio. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo. Come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo gol nella finale dei Mondiali, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions?. Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare“.

I tifosi non hanno mandato giù il gesto della maglia gettata a terra al termine della semifinale di Champions League:

Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare. Se la società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!“.

Nella lettera è sancita la rottura totale tra la Curva e Super Mario perchè la “scenata” di martedì è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In più, l’atteggiamento di superiorità verso i suoi stessi compagni non è stato per niente apprezzato da nessuno. E infatti come ultimo pensiero si legge:

Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti. Per noi non esisti più caro Mario“.

Presa di posizione netta ma che speriamo non deturpi le ultime prestazioni dei nerazzurri che hanno bisogno del contributo di tutti, dai tifosi, ai giocatori alla dirigenza (che tanto ottimamente ha lavorato fino ad ora), per riuscire a centrare tutti gli obiettivi che ancora sono nel mirino dell’Internazionale! Per far sì che questa stagione entri nella storia non solo dell’Inter ma di tutto il calcio italiano!

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