Il Pallonaro

Balotelli torna in azzurro, dubbi a Liverpool

Antonio Conte lo sapeva, prima o poi la “gatta da pelareMario Balotelli doveva uscire fuori e probabilmente dobbiamo credergli se nella sua testa ha pensato “Perché non farlo in questa sosta con una gara per le qualificazioni agli Europei ed un’amichevole?” dopo tutto ci sono tanti acciaccati nel clan azzurro, a cominciare dal pupillo Zaza comunque convocato, che fargli fare la prova adesso sarebbe la soluzione più ovvia ma forse non la più meritocratica.

L’esperienza al Liverpool doveva dare a Balotelli l’occasione del riscatto lontano dalle chiacchere nostrane e dalle polemiche in un paese dove si dice, ma poi in fondo non è così, le polemiche non si fanno. Le prestazioni dell’attaccante ex-Milan sono state decisamente insoddisfacenti, due sole reti realizzate, una contro il Ludogorets in Champions League ed una in Capital One Cup mentre in Premier è nebbia assoluta e come dopo l’ultima sconfitta dei reds contro il Chelsea si susseguono bravate “balotelliane” come dopo questa gara sia stato immortalato a divertirsi in un Night Club fino alle tre di notte.

Mentre da noi l’attenzione mediatica si concentra sull’utilità della convocazione di Mario Balotelli in Nazionale con conseguente assedio mediatico su Antonio Conte, che nega ingerenze sulle sue scelte. Oltremanica invece escono alcuni retroscena o presunti tali sull’accordo tra Milan-Liverpool-Raiola che farebbe tirare sospiri di sollievo ai tifosi del Liverpool.

Quando giunse la notizia dell’acquisto di Supermario da parte del Liverpool qualcuno giurò di aver sentito il manager dei reds Brendan Rodgers pronunciare le enigmatiche parole:

“E’ un rischio calcolato”.

Frase che di per sé non ha trovato finora alcun risvolto chiaro, ma che una recente inchiesta fatta da Duncan Castles per il Bleacher Report farebbe tornare prepotentemente d’attualità. Secondo il giornalista la transazione tra il Milan e il Liverpool in realtà sarebbe non a titolo definitivo ma solo a titolo temporaneo, in pratica un prestito mascherato. Ma vediamo perché.

Mario Balotelli e Mino Raiola | Foto Twitter

L’intenzione iniziale del Liverpool e di Brendan Rodgers era chiara, avere Balotelli in prestito, soluzione non gradita al Milan che voleva disfarsi del giocatore in modo definitivo e qui entra in scena, sempre secondo Castles, il lavoro oscuro di Mino Raiola. In pratica Castles cita fonti vicine al giocatore per ipotizzare che il Milan avrebbe rifiutato di cedere in prestito Balotelli al Liverpool, mentre avrebbe accettato di cedere i diritti economici all’agente. In questo modo Raiola sarebbe stato in grado di cedere in prestito Balotelli ai reds, attraverso la cifra che conosciamo versata dal Liverpool, fino al termine della stagione e incassare una quota dell’indennità di trasferimento. Questa soluzione accontenterebbe tutte e tre le parti, perché qualora il Liverpool non volesse tenere Balotelli a fine stagione, Raiola potrebbe offrire il giocatore ad un altro club tenendo per sé la quota dell’indennità di trasferimento.

Questo tipo di trattative per il regolamento della Premier League è vietato con il coinvolgimento di terze parti, tuttavia attraverso uno sfruttamento di clausole e scappatoie varie secondo il Bleach Reporter è possibile farlo quindi se tutto fosse confermato il Liverpool avrebbe presentato l’affare Balotelli come un acquisto a titolo definitivo, ma di fatto si tratterebbe di un prestito con diritto di riscatto mascherato.

Fonte: 90min.com

 

Exit mobile version